televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] del sistema radiotelevisivo italiano e della Rai-Radiotelevisione italiana S.p.A., della società industriale. Ebbe così luogo uno strisciante ma fortissimo cambiamento nelle usanze linea di demarcazione fra t., radio e trasmissione dati. Il sistema ...
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Comunicazione
Carlo Marletti
sommario: 1. Lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e i media come apparato sociale. 2. La neo-televisione e il declino della comunicazione di massa tradizionale. 3. I [...] , come mostra l'esempio della radio, che ha trovato una propria nicchia 1987; v. McCombs e altri, 1997).
Uno tra i contributi più originali alla teoria degli effetti lo spettacolo politico, Torino: Nuova ERI-Edizioni Rai, 1992).
Ewen, S., PR! A social ...
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Olimpiadi, cinema e televisione
Franco B. Ascani
I Giochi Olimpici e il cinema
Le Olimpiadi e il cinema sono accomunati nei loro destini fin dalla nascita, avvenuta praticamente nello stesso anno e [...] commentare le gare, permisero alla RAI di interpretare correttamente il proprio mentre i detenuti ascoltano alla radio la cronaca della finale.
è rimasta famosa una scena in cui l'atleta in uno dei suoi salti raggiunge il secondo piano di una casa ...
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Pubblicita
Riccardo Varaldo e Beniamino Stumpo
di Riccardo Varaldo e Beniamino Stumpo
PUBBLICITÀEconomia e diritto
di Riccardo Varaldo
1. Introduzione
La pubblicità è una delle espressioni più eloquenti [...] rovesciata, che rappresenta una funzione emersa da uno studio sui beni di consumo durevoli nel Regno parlamentare di vigilanza sulla RAI e della SACIS) la alla stampa si affiancano via via cinema, radio, televisione. Nel XX secolo nasce infine il ...
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BONGIORNO, Mike
Aldo Grasso
(Michael Nicholas Salvatore)
Nacque a New York, il 26 maggio 1924, da Philip, avvocato italo-americano, figlio di siciliani, molto in vista e impegnato attivamente nella [...] alcuni servizi per la radio italiana.
Si sposò bella cifra. E mi ero anche fatto due conti: alla Rai, in un anno, mi davano più o meno 26 milioni Manzi dei tempi moderni.
Alla conduzione di uno dei suoi programmi più celebri, Bongiorno affiancò ...
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RAI.
– 1. s. f. sigla di Radio Audizioni Italia, denominazione assunta dopo la seconda guerra mondiale dall’EIAR (società concessionaria dei servizî di radiodiffusione in Italia), ora correntemente usata per indicare l’ente che gestisce le...
servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere...