Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] .
Augusto divise l’I. in 11 regioni: 1. Campania (comprendente anche il Lazio, fino al della parola (scuola, giornali, radio, televisione, pubblicità), e alla creazione dello Studio di fonologia musicale della RAI di Milano da parte di Maderna e ...
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Amadeus. - Nome d’arte del conduttore radiofonico e televisivo italiano Amedeo Umberto Sebastiani (n. Ravenna 1962). Ha iniziato la sua carriera come disc jockey, ha lavorato per radio locali prima di [...] Capital Music Network (1994-96) e tornare in radio su RTL 102.5 (2007-17). Dagli anni Novanta ha condotto diversi programmi televisivi e quiz sia sulle reti Mediaset che sulla RAI. Ha esordito in RAI con il quiz La formula vincente e ha poi condotto ...
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Direttore d'orchestra italiano (Firenze 1924 - ivi 2012). Diplomato in violino al conservatorio di Firenze, ha studiato con P. van Kempen, I. Markevič, I. Kublik, L. Bernstein, W. Steinberg. Dal 1956 al [...] 1960, dirigendo a Berlino l'orchestra della radio e a Milano quella della Scala. Accademico di (1969-74) dell'orchestra sinfonica della RAI di Torino. Tra i più grandi interpreti a formare orchestre giovanili sia negli Stati Uniti che in Italia.[1] ...
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RADIODIFFUSIONE
Gian Mario Polacco
(App. II, II, p. 656; III, II, p. 564; IV, III, p. 136)
Con il termine r. s'intende il sistema atto a portare fino agli utenti, ovunque dislocati sul territorio, segnali-informazioni [...] di Torre Molinos 1992 sono riportate nella tab. 1; il grafico di fig. 1 dà invece una visione d'insieme dell'utilizzazione dello è il Radio Data System (RDS) già ampiamente utilizzato da molti paesi, tra i primi dall'Italia nelle reti RAI e anche in ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] pubblico occidentale sono state quelle della m. popolare africana (il raï algerino; lo mbalax del senegalese Y. N'Dour; la m 1/4, 1/2, 3/4 di tono) o macrotonali (1,1+1/4, 1+1 mediterranee, l'affermazione della radio e della discografia, gli scambi ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] di esperienze per l'occupazione giovanile (l. 285 del 1° giugno 1977), che non hanno però presentato l'effetto per le emittenti radio-televisive l'obbligo gli auspici della stessa Accademia e della RAI con lo scopo di preservare e diffondere ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] ammontava a 22.760.449 ab., oltre 1,2 milioni di ab. in più rispetto alla nazionale d'economia, gli edifici della Radio e della Televisione, il Teatro nel 1968 ha ricevuto il premio Italia della RAI, autore dell'opera teatrale Amore medico (1966 ...
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SUONO
Mario CACIOTTI
(XXXIII, p. 995).
Registrazione e riproduzione dei suoni.
Ripresa dei suoni. - La ripresa microfonica ha per scopo la trasformazione dei s. in segnali elettrici atti ad essere avviati [...] metodi di trasmissione via radio di programmi musicali stereofonici. usato in Italia dalla RAI per i programmi stereofonici via d'abolizione per usi professionali); 15 pollici/sec, pari a 38,1 cm/sec (per usi professionali); 7,5 pollici/sec, pari a 19 ...
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GIORNALISMO.
Andrea Domenico Mancuso
– La pubblicità. La lettura dei quotidiani e l’accesso a Internet degli italiani. Il calo di vendite e l’informazione su Internet. Il modello del «New York Times». [...] in crisi: già molto cambiato dalla radio e dalla televisione, che hanno creato 30 ai 44 anni (31,8%), con un minimo del 6,1% tra i 65-80enni: in quest’ultima fascia di età c locale, come il telegiornale regionale di RAI 3 (68,9%) e le televisioni ...
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L'a. essendo fenomeno relativo all'alfabetizzazione, di cui rappresenta l'assenza o la carenza, è divenuto oggetto d'attenzione e d'intervento soltanto in tempi abbastanza recenti. Di fatto, sebbene non [...] misure para- o extra-scolastiche (emissioni radio e televisive da stazioni locali o svolta tra il 1960 e il 1965 dalla RAI-TV attraverso le trasmissioni di Telescuola della la distribuzione regionale si veda la tabella 1, dove si è anche indicato il ...
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RAI.
– 1. s. f. sigla di Radio Audizioni Italia, denominazione assunta dopo la seconda guerra mondiale dall’EIAR (società concessionaria dei servizî di radiodiffusione in Italia), ora correntemente usata per indicare l’ente che gestisce le...
simulcast
(Simulcast) s. m. inv. 1. Trasmissione simultanea su due media tradizionali, tipicamente radio e televisione. 2. Nelle trasmissioni multimediali, modalità di trasmissione per la distribuzione di contenuti su internet in sincronizzazione...