Edoardo I.
Eric R. Vincent
- Re d'Inghilterra (n. 1239, incoronato nel 1272, m. 1307), menzionato da D. in Pg VII 132 come eccezione al più frequente fenomeno del declino della stirpe (Rade volte risurge [...] casa reale di Francia (E. era infatti figlio di Eleonora di Provenza figlia a sua volta di Raimondo Berengario IV che quattro figlie ebbe e ciascuna reina [Pd VI 133]) e sposo in prime nozze di Elisabetta figlia di Alfonso X di Castiglia, egli fu da ...
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Le Fèvre d’Étaples, Jacques (latinizz. Faber Stapulensis) Umanista e teologo francese (Étaples, Passo di Calais, 1455 ca
Nérac 1536). Fu uno dei maggiori rappresentanti dell’umanesimo e dell’evangelismo [...] di filosofi e mistici medievali (Riccardo di S. Vittore, Raimondo Lullo, ecc.), diffuse la traduzione ficiniana (rivista) del lo divenne, come riformismo luterano; in realtà, però, non vi fu in Le F. volontà di rottura con la tradizione ecclesiastica ...
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Margherita di Provenza, regina di Francia
Enrico Pispisa
Figlia primogenita di Raimondo Berengario IV conte di Provenza e di Beatrice di Savoia, citata da D. in Pd VI 133 (Quattro figlie ebbe, e ciascuna [...] reina, / Ramondo Beringhiere), M. nacque intorno al 1221.
Ancora bambina, venne chiesta in moglie per il figlio Luigi da Bianca di Castiglia, allora reggente in Francia, che, forse, sperava d'ingrandire, ...
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Eleonora di Provenza
Enrico Pispisa
Una delle quattro figlie, di cui ciascuna reina (Pd VI 133), di Raimondo Berengario IV conte di Provenza e di Beatrice di Savoia; nacque nel 1222. Dotata di grande [...] dove visse fino alla morte (25 giugno 1291).
Bibl. - T.A. Archer, Eleanor of Provence, in Dict. of National Biogr. VI, Londra 1908, 597-598; C. Bernard, Notice historique et littéraire sur les quatre filles de Raymond Bérénger IV, in " Bull. Société ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] costituito, di carattere religioso, ma anche sociale e politico.
Secondo Raimondo di Pennaforte (Decretali di Gregorio IX, 1234) le categorie di portoghesi. Fu soppresso durante il regno di Giovanni VI (1818-26).
I. romana
La Sacra congregatio ...
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Uomo politico (Genova 22 giugno 1805 - Pisa 10 marzo 1872). Militante della Carboneria (1827-30), fu esule in Francia e in Svizzera. Allontanatosi dall’ideologia carbonara, maturò il progetto della Giovane [...] Arrestato il 13 novembre 1830, in seguito alla delazione di Raimondo Doria, fu portato con gli altri incriminati nella fortezza di particolarmente attivo in Liguria, in Piemonte e in Lombardia, dove vi furono tra il luglio 1851 e la fine del 1852 ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] potere anche sopra gli dei (ma gli dei stessi vi ricorrono per aumentare il proprio potere). Nell’antico Egitto famosi, come Pietro d’Abano e Ruggero Bacone, Arnaldo di Villanova e Raimondo Lullo. La m. era intesa come la scienza per eccellenza, in ...
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L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una consorteria, [...] per iniziativa del maestro venerabile (1747) principe Raimondo di Sangro – si costituisce un «cerchio interno Loggia Unita d'Inghilterra fissa le regole e le condizioni fuori delle quali non vi è m.; ma la m. francese, Grande Oriente e Gran Loggia non ...
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Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] pubblicò a Parigi la traduzione della Theologia naturalis di Raimondo di Sebond. Le ampie e riposate letture cui si scorgere l'occasione letteraria degli Essais di M.: i primi vi appartengono ancora, derivando dai libri antichi una sentenza e legando ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] ecclesiastica, può essere intesocome riformismo luterano; in realtà non vi fu in Le F. volontà di rottura con la tradizione filosofi e mistici medievali (Riccardo di S. Vittore, Raimondo Lullo, ecc.), diffuse la traduzione ficiniana (rivista) del ...
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