Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] non sia verosimile: è la cosiddetta durata psicologica. La ripetizione da un diverso punto di vista (overlapping editing), il ralenti servono a ricostruire il tempo vissuto o il tempo della riflessione, ma evidenziano anche il narratore e l'atto del ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] conoscenza del mondo, ristrutturando gli spazi e il tempo grazie alle sue risorse, come per es. il primo piano e il ralenti, e permettendoci di conoscere qualcosa del nostro 'inconscio ottico', vale a dire del modo in cui l'uomo si rappresenta il ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] di primi piani e campi totali. Il gesto, rispetto al parossismo motorio degli anni Venti, subì quasi un processo di ralenti. La parola invece era scandita e isolata in modo più netto. Apparvero in forma più massiccia e consapevole i primi piani ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] venne realizzato in Francia da André Campaux che, per cogliere il gesto sicuro dell'artista sulla tela, utilizzò il ralenti (Matisse, 1946). La stessa attenzione al dispositivo cinematografico si ritrova in Visite à Picasso (1950) di Haesaerts che ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] Chris Welsby e William Raban: opere incentrate sul paesaggio o sulla natura, che adottano tecniche di cinematografia a tempo, ralenti o accelerazioni, al fine di cogliere le variazioni luminose e le modificazioni di un luogo in un determinato lasso ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] (1996) di Jan de Bont che vengono avvertiti come falsi senza riconoscere i modi della falsificazione; 'visibili', come il ralenti o la dissolvenza. La doppia classificazione di Metz si scontra subito con un problema di evoluzione del linguaggio ...
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ralenti
〈ralãtì〉 s. m., fr. [part. pass. di ralentir «rallentare»]. – In cinematografia, l’effetto di rallentamento dell’azione ottenuto con l’impiego, in ripresa, del dispositivo detto rallentatore (v.); un analogo effetto, anch’esso detto...
rallentamento
rallentaménto s. m. [der. di rallentare]. – 1. L’azione, il fatto del rallentare, cioè del procedere o far procedere con moto più lento: il r. del passo, della corsa; a causa dei lavori sono previsti r. sull’autostrada; segnale...