L’➔imperativo con negazione si esprime, in italiano moderno (a differenza che in altre lingue romanze; ➔ lingue romanze e italiano), con due forme diverse per persona: per la seconda persona singolare, [...] possibile anche l’imperativo, non temi, che ➔ Vittorio Alfieri usava ma per il quale veniva tuttavia contestato da Ranieride’ Calzabigi: cfr. Sorella 1993: 780, e Mauroni 2006: 251).
È tuttavia frequente, specie dall’Ottocento in avanti, anche il ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] appresso quelli ch'io compatisco, e che non fanno il minor numero de' viventi...» (lettera dell'8 dicembre 1756).
In questo come in perentorio la diversità irreducibile delle due concezioni. Ranieride' Calzabigi e Lorenzo da Ponte non scrivono le ...
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SALIERI, Antonio
Francesco Blanchetti
SALIERI, Antonio. – Nacque a Legnago il 18 agosto 1750, da Antonio, commerciante, e da Anna Maria Scacchi.
La fonte biografica primaria su formazione e carriera [...] Gluck e con l’ambiente riformista gli offrirono l’occasione di collaborare con Marco Coltellini, seguace accreditato di Ranieride’ Calzabigi. Il dramma per musica Armida (Burg, 2 giugno 1771), per l’essenzialità della vicenda, la profusione di cori ...
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LASCHI, Filippo
Federico Pirani
Nacque presumibilmente a Firenze intorno al 1720. Non si hanno notizie sulla formazione musicale di questo cantante di opera buffa tra i più famosi della sua generazione. [...] perché l'opera buffa si radichi a Londra con lo straordinario successo de La buona figliola di N. Piccinni.
La compagnia formata da Crosa quella riforma dell'opera seria intrapresa da Gluck e RanierideCalzabigi con l'Orfeo ed Euridice, e che nella ...
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DURAZZO, Giacomo Pier Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 27 apr. 1717, figlio di Giovan Luca e di Paola Franzone, in una delle più ricche e colte famiglie dell'aristocrazia genovese, precisamente [...] fu l'azione dei D. nel campo dell'opera seria. Quando, al principio del 1761, giunse a Vienna da Parigi il librettista Ranieride' Calzabigi, il D. fiutò nel suo Orfeo ed Euridice un nuovo modello di opera italiana, favori la collaborazione tra ...
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LAMPUGNANI, Giovanni Battista
Antonio Rostagno
Non si hanno documenti circa la nascita, correntemente datata 1708 a Milano, né notizie certe sulla famiglia; forse il padre Virgilio fu compositore. La [...] musicale in Italia (1773), Torino 1979, pp. 96-98; J.-B. de La Borde, Essai sur la musique ancienne et moderne, Paris 1780, III, pp -64; M. Donà, Dagli archivi milanesi: lettera di Ranieride' Calzabigi e di Antonia Bernasconi, ibid., XIV (1974), pp. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grazie alla collaborazione con Calzabigi, Gluck dà attuazione a quella riforma dell’opera [...] opera in musica ed esercita un influsso duraturo sul teatro musicale delle epoche successive.
La collaborazione con Ranieride’ Calzabigi e le istanze riformatrici dell’opera
La riforma dell’opera seria, motivo ricorrente nelle critiche che letterati ...
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PELLEGRINI, Domenico
Enrico Lucchese
PELLEGRINI, Domenico. – Nacque a Galliera Veneta il 19 marzo 1759, da Giambattista e Teresa Franzato. Abbandonata la professione di parrucchiere alla quale era stato [...] nella reggia di Capodimonte, grazie alla protezione, dal giugno 1790, di RanierideCalzabigi letterato livornese residente a Napoli. Il 2 ottobre dello stesso anno Calzabigi comunicò a Canova, il quale voleva il ritorno di Pellegrini a Roma ...
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CANZIANI, Giuseppe
Alessandra Ascarelli
Nacque molto probabilmente a Venezia e, sebbene manchino notizie sulla sua prima attività di coreografo e ballerino, cui legò la sua celebrità, non è improbabile [...] 'occasione l'attività del C. fu molto criticata e apprendiamo da alcune lettere indirizzate da Antonio Montefani a Ranieride' Calzabigi (Ricci) che l'operato del coreografo italiano suscitò aspre polemiche. Al C. si rimproverava soprattutto di aver ...
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MARRATI, Giuseppe, detto il conte d’Affligio (o Afflisio)
Nacque a Napoli il 16 marzo 1722 da Gaetano e da Teresa Mercato. Sulla sua vita si hanno poche informazioni, perlopiù desunte da uno schizzo [...] francese in un centro come Vienna, tradizionalmente refrattario a tale genere, anche se pilotata probabilmente da Ranieride’ Calzabigi, Giacomo Durazzo e Gluck, appare particolarmente significativa. Importante in questo senso l’incarico di maître ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...