Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] via via crescendo.
L’Archivio di Stato, sorto come Archivio ducale alla fine del 16° sec. a opera di RanuccioFarnese, possiede i fondi farnesiano, borbonico (1749-1802), francese (1802-14) e quello del governo di Maria Luisa (1815-47).
La città è ...
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Città dell’Emilia-Romagna (118,24 km2 con 104.260 ab. nel 2020, detti Piacentini), capoluogo di provincia. È situata a 61 m s.l.m. quasi all’estremità dell’antica via romana che parte dal mare e giunge [...] Nicolò. Centro della città è la piazza dei Cavalli, con le due magnifiche statue equestri, in bronzo, di Alessandro e RanuccioFarnese (F. Mochi, 1620 e 1625): vi sorge il Palazzo Comunale, iniziato nel 1281. Altri monumenti di impianto medievale: S ...
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Pittore (Cremona 1555 - Parma 1619). Allievo di B. Campi, risentì di F. Barocci, dei Carracci, di D. Calvaert. Nel 1604 a Parma divenne pittore di RanuccioFarnese, per il quale inoltre allestì feste e [...] apparati e fornì disegni per incisioni e suppellettili. Opere a Cremona (Museo Civico) e in chiese della Lombardia, di Parma e di Piacenza ...
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DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] che si era offerto di lavorare gratuitamente (von Hermeberg, 1974).Anche se il committente fu il card. RanuccioFarnese, le decisioni inerenti all'opera furono lasciate ai membri della confraternita, membri del Consiglio capitolino, tra cui Torrimaso ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] un secondo organo, dirimpetto al primo realizzato con l'intervento di Giorgio Vasari circa un secolo prima per volere di RanuccioFarnese. Al G. l'arcivescovo chiese di realizzare le portelle, raffiguranti all'interno la Vergine Annunziata e l'Angelo ...
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DE MARCHI, Francesco
Daniela Lamberini
Figlio di Marco, nacque a Bologna all'inizio del 1504; discendeva dalla nota famiglia cremasca di intarsiatori del legno, venuta a stabilirsi a Bologna col bisnonno [...] successivi fino alla morte, dimostrano senza ombra di dubbio che questo cavallerizzo, "maestro di equitazione del giovane RanuccioFarnese" (Rocchi, 1901 p. 615), fantasioso organizzatore di feste e giochi, prestante ballerino fino alla più tarda età ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] non privi di toni polemici. Negli anni dell’elaborazione del trattato di prospettiva Barozzi era al servizio del cardinale RanuccioFarnese, alla cui corte l’architetto e il matematico ebbero modo di incontrarsi. Federico non fa mistero di conoscere ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] del giovane nel disegno, lo affidò come alunno al servizio di Agostino Carracci a Parma, dove quest'ultimo lavorò per il duca RanuccioFarnese fino al 1597 e dal luglio 1599 fino alla morte avvenuta il 23 febbr. 1602. Secondo Posner (1965), nel 1598 ...
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COURTOIS, Jacques (in Italia Giacomo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nato a Saint-Hippolyte in Borgogna il 12 febbr. 1621 da Jean-Pierre, fu detto anche Giacomo Borgognone [...] , che malcelava l'orgoglio che fosse un gesuita di gran valore a decorare la chiesa dell'Ordine, e il duca di Parma RanuccioFarnese, che doveva finanziare l'opera per un totale di 30.000 scudi. Le cattive condizioni di salute non permisero al C. la ...
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CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] sua mano la trascrizione dell'interrogatorio fatto all'accusato d'avere incendiato, alla fine del 1588, dietro istigazione di RanuccioFarnese, l'armeria gonzaghesca nel Prato del castello -, il duca Vincenzo lo creò, nel 1591, segretario ducale. A ...
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unicorno
unicòrno agg. e s. m. [dal lat. tardo unicornus, contrazione di unicornuus s. m., comp. di uni- e cornu «corno»]. – 1. agg. Forma meno com. che unicorne. 2. s. m. a. Altro nome del liocorno: Vedi tra duo unicorni il gran leone (Ariosto)....
quarantano
agg. e s. m. [der. di quaranta]. – 1. agg. a. ant. In genere, di quaranta, relativo al numero 40; si è detto, in partic., di pianta coltivata con ciclo di sviluppo molto breve, sinon., quindi, di quarantino. b. In letteratura, edizione...