Erudito, bibliofilo e collezionista (Roma 1529 - ivi 1600), figlio naturale di un Orsini del ramo di Mugnano. Canonico di S. Giovanni in Laterano; bibliotecario di Ranuccio e del card. A. Farnese, ne curò [...] Vaticana (tra cui il Canzoniere autografo e il codice degli abbozzi di Petrarca), parte al cardinale O. Farnese (Napoli, Museo nazionale). Fu uno dei massimi esponenti della filologia antiquaria italiana, nonché abile epigrafista. Lasciò anche ...
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Famiglia piacentina, d'origine feudale; il ramo più illustre è quello di Compiano, discendente da Giannone (sec. 13º), nipote del capostipite Rodolfo. Alla morte di Manfredo III (1491) il ramo si suddivise [...] e andata sposa a Giannandrea Doria, si trasferì ai Doria una parte dei beni feudali dei Landi. Il resto fu ceduto nel 1687 al duca Ranuccio II Farnese da Corrado e Ippolito dei Landi di Rivalta, che ottennero in cambio il marchesato di Gambaro. ...
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RICCI, Sebastiano
Gino Fogolari
Pittore, nato a Belluno nel 1659, morto a Venezia il 15 maggio 1734. Inizia il rinascimento settecentesco della pittura veneziana con larghissimo successo in Italia e [...] studio dei Carracci e soprattutto di Lodovico. Lo introduce a Parma il bolognese Carlo Cignani ed è preso a ben volere da RanuccioFarnese, che lo sussidia perché studi a Firenze e a Roma, sì che allarga a tutta Italia conoscenze e modelli da imitare ...
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GUIDI, Alessandro
Antonio BELLONI
Poeta, nato a Pavia il 14 giugno 1650, morto a Frascati il 13 giugno 1712. Iniziò la sua carriera poetica alla corte del duca RanuccioFarnese a Parma, alla quale fu [...] ammesso sedicenne. Nel 1681 pubblicò una raccolta dei versi scritti nel primo periodo della sua permanenza a Parma, e nello stesso anno diede alle stampe il melodramma Amalasunta in Italia. In questa produzione ...
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Nato a Roma nel 1595 e ivi morto nel 1624. Figlio del duca Giuliano, terzogenito di cinque fratelli, fu mandato a nove anni a Parma presso RanuccioFarnese per attendere a studî filosofici, nei quali fece [...] rapidissimi progressi. Tornato a Roma, continuò a dar chiare prove del suo valore negli studî giuridici e scientifici. Fu in relazione con Galileo, e cinque anni dopo che questi era stato chiamato da Federico ...
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PORTOGALLO (A. T., 39-40)
Maria MODIGLIANI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Angelo RIBEIRO
Fidelino de FIGUEIREDO
Joao BARREIRA
Antonio Augusto MENDES-CURREA
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Lucio [...] Caterina, duchessa di Braganza; Emanuele Filiberto di Savoia, tutti nipoti di Emanuele I; inoltre, un pronipote di lui, RanuccioFarnese duca di Parma. Le Côrtes si riunirono nel 1580, e in esse i rappresentanti del popolo protestarono energicamente ...
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. Ordine religioso fondato a Milano verso il 1530 da S. Antonio Maria Zaccaria, gentiluomo cremonese (1502-1539), e da due nobili milanesi, Bartolomeo Ferrari e Giacomo Antonio Morigia, che si erano prefissi [...] Cosimo Dossena a Tortona, morto in concetto di santo; Cristoforo Giarda, vescovo di Castro, ucciso nel 1649 dai sicarî di RanuccioFarnese; i due Gattinara, di Alessandria e di Torino; Giusto Guérin successore di S. Francesco di Sales nella chiesa di ...
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Nacque di cospicua famiglia in Bologna il 29 gennaio 1501. Conseguì il dottorato in diritto civile e canonico; ma l'amicizia con Giovanni Della Casa, con i cardinali Contarini, Pole e Bembo, ai quali servì [...] dieta di Ratisbona; e morto lui, che lo aveva in gran conto, Paolo III gli affidò l'educazione di suo nipote RanuccioFarnese, che fu poi creato cardinale nel 1546 e nominato legato della marca d'Ancona dove il Beccadelli lo guidò come amministratore ...
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ODDI, Sforza degli
Fausto Ghisalberti
Commediografo e giurista, nato nel 1540 a Perugia, morto nel 1611 a Parma. Nella sua prima giovinezza scrisse commedie, ma, dal 1572 circa, si dedicò interamente [...] ), Pavia e Padova, dove fu chiamato nel 1599 a succedere al Panciroli. L'anno appresso cedendo agl'inviti del duca RanuccioFarnese, passò a Parma dove fu creato consigliere del ducato e primo lettore nell'Università.
Scrisse: l'Erofilomachia (1ª ed ...
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. Nome dato ad una moneta ferrarese d'argento da due soldi, in parecchie gride concernenti il valore delle monete; dove però, alle volte, essa è detta anche aquilino o agontano. Senza nome di principe, [...] d'Este, un mezzo ducato, un quattrino e un soldino pure di Ercole I.
Testone all'unicorno venne detto quello di RanuccioFarnese, VI duca di Parma, dove l'unicorno, immergendo il corno nell'acqua, ne caccia i serpenti che l'infestano. Impresa questa ...
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unicorno
unicòrno agg. e s. m. [dal lat. tardo unicornus, contrazione di unicornuus s. m., comp. di uni- e cornu «corno»]. – 1. agg. Forma meno com. che unicorne. 2. s. m. a. Altro nome del liocorno: Vedi tra duo unicorni il gran leone (Ariosto)....
quarantano
agg. e s. m. [der. di quaranta]. – 1. agg. a. ant. In genere, di quaranta, relativo al numero 40; si è detto, in partic., di pianta coltivata con ciclo di sviluppo molto breve, sinon., quindi, di quarantino. b. In letteratura, edizione...