LAURO, Giacomo
Laura Di Calisto
Non si conosce la data di nascita del L., attivo prevalentemente in ambito romano come incisore, stampatore e conoscitore di antichità tra il 1583 e il 1645.
Il fatto [...] Antiquae Urbis splendoris complementum, è dedicato a RanuccioFarnese e risale al 1615. Nei trentaquattro opere di G. L., in La Bibliofilia, XXVIII (1926-27), pp. 361-373; II, L'opera "Antiquae Urbis splendor", ibid., pp. 453-460; III, ibid., XXIX ...
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CELIO, Gaspare
Emma Zocca
Figlio di Domenico, nacque a Roma nel 1571. Fu pittore, scrittore, matematico, architetto civile e militare. Ma di quest'ultima attività, ricordata nella sua epigrafe tombale [...] il C. fu chiamato a Parma da RanuccioFarnese per dipingere nelle stanze del palazzo del Giardino G. Panofsky-Soergel, Zur Gesch. des Palazzo Mattei di Giove, in Römisches Jahrbuch..., II(1967-68), pp. 137, 141, 175; M. Pepe, Significato, problemi, ...
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CASALINO (Casalini), Andrea (Antonio o Antonino)
Ferdinando Arisi
Figlio di Francesco, nacque a Fiorenzuola (Piacenza) verso il 1530. È lecito pensare che abbia appreso l'arte dal padre, che esercitava [...] stemma di Piacenza).
Nel 1569 Guidubaldo II Della Rovere, duca d'Urbino, cognato di Ottavio Farnese, ancora per raccomandazione del Monaldi, invitò Torelli il 27 luglio 1590. Morto Alessandro Farnese (1592), Ranuccio I commissionò al C. il conio del ...
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CARRACCI, Agostino
Donald Posner
Figlio di Antonio, sarto di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1557 e fu battezzato il 16 agosto. Il padre era fratello del padre di Ludovico, Vincenzo. Prima di [...] pittura, a cura di A. Marucchi-L. Salerno, I-II, Roma 1956-57, ad Indicem); si recò a Bologna e poi a Parma, dove, nel luglio dello stesso anno, entrò nella corte del duca RanuccioFarnese. La decorazione a fresco di uno stanzino del palazzo del ...
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BAGLIONE (Baglioni), Cesare
Silla Zamboni
Nacque a Cremona verso la metà del sec. XVI, da Giovanni Pietro, oscuro pittore: questi più tardi si trasferì con la famiglia a Bologna, dove nel 1578 è ricordato [...] il duca Ottavio Farnese lo aveva assunto al suo servizio con regolare stipendio. Il duca Ranuccio I rinnovò più Pittrice [1678], Bologna 1841, I, pp. 253 ss., 344, 347; II, passim; F. Baldinucci, Notizie dei professori dei disegno [1681-1728], III, ...
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GHINI, Rinaldo
Stefano Coltellacci
Non si conoscono anno e luogo di nascita di questo orafo, figlio di Giovanni di Simone, attivo a Firenze e Roma nel XV secolo. Seguì il mestiere del padre - del quale, [...] dorato per la rosa donata al battistero di Firenze da RanuccioFarnese (il quale l'aveva avuta dal papa) e un ).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 419, 458-461; E.M. Müntz, Les arts à la cour ...
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BOLZONI, Paolo
Angela Codazzi
Fratello di Alessandro, ci è noto soltanto attraverso notizie che riguardano sue opere.
L'8 sett. 1564 "pro retracto facto ac pictura totius civitatis", il B. ricevette [...] ultra Padum. La carta è dedicata a RanuccioFarnese, che gliela aveva commissionata. La durata , 11 giugno 1927; V. Pancotti, Iparatici piacentini e i loro statuti, II, Piacenza 1927, pp. 96-103; R. Almagià, Monumenta Italiaecartographica..., Firenze ...
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unicorno
unicòrno agg. e s. m. [dal lat. tardo unicornus, contrazione di unicornuus s. m., comp. di uni- e cornu «corno»]. – 1. agg. Forma meno com. che unicorne. 2. s. m. a. Altro nome del liocorno: Vedi tra duo unicorni il gran leone (Ariosto)....
quarantano
agg. e s. m. [der. di quaranta]. – 1. agg. a. ant. In genere, di quaranta, relativo al numero 40; si è detto, in partic., di pianta coltivata con ciclo di sviluppo molto breve, sinon., quindi, di quarantino. b. In letteratura, edizione...