Numismatica
Moneta d’argento: bianco di stampo più largo, come quello di Modena, o doppio bianco, come quello di Bologna.
Zoologia
Grosso rapace diurno (Circaëtus gallicus), della famiglia Accipitridi [...] ordine Accipitriformi, diffuso dalla Germania settentrionale alle zone mediterranee. In Italia è stazionario ma poco comune; nidifica sui monti, dalle Alpi alla Sicilia. Ha color bruno di sopra e petto ...
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Figlio (m. 1574) di una armena, ottenne il trono di Moldavia nel 1572 a prezzo di grosse somme e vi rimase sino al 1574 creandosi fama di uomo crudele e rapace. Prese le armi contro la Turchia e il principe [...] di Valacchia, ebbe qualche successo occupando Bucarest e Cetatea-Albǎ, ma infine, tradito dai boiari, cadde prigioniero dei Turchi che lo misero a morte ...
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Cardinale (Roma 1607 - Nemi 1671), nipote di Urbano VIII e fratello del card. Francesco e di Taddeo. Fatto cardinale a vent'anni, accumulò subito numerosi titoli e benefici, ricoprì varî incarichi politici [...] (1638) e dal 1637 coprotettore degli affari francesi a Roma. Vero responsabile della guerra di Castro, col suo temperamento rapace e violento causò l'eclisse della famiglia, alla morte dello zio (1644); ma subito seppe riportarla in auge mercé l ...
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Zoologia
Nome comune di Uccelli rapaci, ordine Accipitriformi famiglia Accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. Sono tra i rapaci più potenti e si nutrono di preda vivente; il [...] Del genere Aquila sono note varie specie: A. heliaca (a. imperiale; fig. A); A. chrysaëtos (nota come a. reale o a. rapace o a. toscana; fig. B): di color bruno cioccolata, testa fulva, ala lunga 610-720 mm, è stazionaria in Italia, sugli alti monti ...
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GUIDO
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Duca di Spoleto e marchese di Camerino, figlio del duca Lamberto figlio di Guido (I), nacque intorno alla metà del sec. IX. Succeduto al padre verso l'880 alla guida [...] 'anno il papa scriveva ancora a Carlo, chiedendogli che ordinasse a G., soprannominato "Rabbia", detto invasore e rapace, di uscire dai confini romani. Nello stesso periodo, secondo una storiografia erudita non sufficientemente suffragata dalle fonti ...
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LA HOZ, Giuseppe
Carlo ZAGHI
Nato nel Milanese intorno al 1766, da Gaetano, maggiore di piazza, e da Marianna Geril Gingali; morto ad Ancona l'11 ottobre 1799. Dopo aver prestato servizio nell'esercito [...] dal suo grado militare. Dopo i colpi di stato organizzati nella Cisalpina, la sua avversione alla politica francese e al rapace governo militare instaurato nella Cisalpina aumentò fino al punto di dimettersi dal grado di generale, nel quale era stato ...
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CORSINI, Piero
Anna Benvenuti Papi
Nato il 1° giugno 1441 da Bertoldo di Gherardo, fu come il padre, e forse più di lui, uno dei più fidati esponenti del "reggimento" mediceo. Priore per il novembre-dicembre [...] come sospetti nella cospirazione, le intenzioni di rapina "di molta plebe guidata da Piero Vespucci, uomo turbolento e rapace" (ibid.). Debellata l'opposizione, Lorenzo riprese il controllo della vita pubblica fiorentina: nella Balia del 1480, con la ...
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Conquistatore spagnolo (Medellín, Estremadura, 1485 - Castilleja de la Cuesta, Siviglia, 1547). Dopo aver seguito per due anni i corsi di diritto all'università di Salamanca, irrequieto e desideroso di [...] l'encomienda - lui stesso divenne il più grosso encomendero - e dando così l'avvio, tra i coloni spagnoli, a un rapace sfruttamento delle risorse locali e della manodopera indigena. Madrid cercò di limitare il potere di C. inviando ispettori, poi ...
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ERBERTO d'Orléans
Carmela Maria Rugolo
La prima notizia relativa ad E. risale al 6 apr. 1272, allorché Carlo d'Angiò gli assegnava "castrum et terram Layni", centro fortificato posto sul fiume Lao al [...] del Regno, a costituire l'ossatura del nuovo organismo che egli andava realizzando; nei loro eccessi e nella loro rapace ingordigia va vista senza dubbio una delle cause determinanti dell'esplosione della rivolta del 1282.
La concessione del castello ...
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GERALDINI, Battista
Jürgen Petersohn
Terzogenito di Matteo e di Elisabetta Gerarda, nacque ad Amelia, nel Ternano, nel 1434 o 1435. Della sua educazione e formazione si occupò il fratello Angelo che [...] acriticamente la successiva storiografia, lo descrive come un tiranno che si era reso odioso per il suo carattere avido e rapace, senza alcun rispetto per il diritto. Secondo tale cronaca lo stesso Galeazzo Maria avrebbe ordinato al G. di restituire ...
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rapace
agg. [dal lat. rapax -acis, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Avido di rapire, di sottrarre ad altri con la forza o con l’inganno roba, denaro, beni varî: uomini naturalmente vaghi di pecunia e r. (Boccaccio); ladri r.; amministratori...
rapacita
rapacità s. f. [dal lat. rapacĭtas -atis]. – Il fatto, la caratteristica e la qualità di essere rapace: la r. del lupo, dell’aquila; regioni impoverite dalla r. degli invasori; la r. del fisco; l’amministratore era odiato per la sua...