Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] concludere che i falchi sono, dopo i cani, i più notevoli ausiliarî del cacciatore (v. falco e falconeria).
Rapacinotturni, come la civetta e il barbagianni, esercitano una particolare attrazione verso piccoli uccelletti, i quali, di fronte a quelli ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] creato dalla conquista spagnola, dal '300 in poi. Irrequieta, rapace, volta sempre a guerre intestine e a ribellioni contro il destino) e la natura insensata; ecco nel Canto notturno d'un pastore errante diffondersi dalla chiusa tragica d'ogni ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] Avari della Pannonia. Fu la fine di questo popolo dì rapaci razziatori. Tra il 791 e il 796 con una serie i fiocchi di neve. Incubi e sogni angosciosi sono attribuiti a spiriti notturni mostruosi (Alp, cfr. Alp o Alpdruck, "incubo", Trud o Drud ...
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rapace
agg. [dal lat. rapax -acis, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Avido di rapire, di sottrarre ad altri con la forza o con l’inganno roba, denaro, beni varî: uomini naturalmente vaghi di pecunia e r. (Boccaccio); ladri r.; amministratori...
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...