SAMOA (A. T., 162-163)
Giuseppe GENTILLI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
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Arcipelago dell'Oceania, appartenente alla Polinesia, compreso tra 168° e 173° O. e 13°31′ e 14°30′ S., [...] in via di estinzione: il manumea (Didunculus strigirostris), vicino ai colombi, caratterizzato dal becco simile a quello dei rapacinotturni. Si hanno una specie di gallinaceo (Megapodius), e due specie di mellivori, una del genere Ptilotis, verde ...
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Famiglia di uccelli dell'ordine dei Caprimulgi, affini ai Rondoni. Il piumaggio è morbidissimo, vellutato e rammenta quello dei Rapacinotturni; la testa è grande e depressa; il becco molto piccolo, corto [...] e ricurvo; l'occhio molto grande; l'apertura orale è estremamente prolungata, estesa anche oltre la metà dell'occhio e circondata da numerose e robuste setole tattili. I giovani sono inetti, coperti di ...
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Ordine della classe degli Uccelli, che comprende i Rapaci diurni, riconoscibili esternamente dal becco uncinato, fornito di cera, nella quale si aprono le narici. Unghie forti e potenti, come quelle degli [...] Striges o Rapacinotturni. Forniti più o meno abbondantemente di piumino. Abitudini diurne. Uova rossicce con macchie, in alcuni casi immacolate. È un ordine cosmopolita che in Europa è rappresentato da due famiglie: Falconidae e Aquilidae. ...
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Genere (fondato dal Boie) di Uccelli dell'ordine dei Rapacinotturni, o Striges, famiglia Bubonidae, di cui la specie italiana più comune è la Civetta (v.), Athene noctua Scop. ...
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Tipo di unghia adunca che ricopre le falangi terminali di alcuni Vertebrati, come tartarughe, sauri, coccodrilli, taluni Uccelli e Mammiferi carnivori. Gli a. servono come organi di prensione, sia per [...] pescatori gli a. sono rivolti due in avanti e due all’indietro per permettere una efficace presa dei pesci. I rapacinotturni hanno la base degli a. e il piede muniti di piume per la pulizia della preda, che poi ingoiano intera, a differenza dei ...
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Strigiformi Ordine di Uccelli che comprende oltre 130 specie, comunemente note come rapacinotturni, suddivise in 26 generi e nelle due famiglie degli Strigidi e dei Titonidi. Hanno testa tondeggiante, [...] e rocce, ove depongono da 1 a 12 uova bianche tondeggianti.
Alla famiglia Strigidi appartengono specie di abitudini notturne (gufi, civette, assioli), che frequentano foreste, aree aperte o antropizzate: hanno becco a uncino, con cera alla base ...
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Omeostasi
Pietro Omodeo
di Pietro Omodeo
Omeostasi
sommario: 1. Introduzione. a) Autocontrollo e omeostasi. b) Omeostasi e stabilizzazione. c) Omeostasi ed euristica. d) Aspetti particolari dell'omeostasi [...] Presso questi ultimi i dispositivi di controllo delle traiettorie raggiungono la massima raffinatezza nei Chirotteri, nei Cetacei e nei Rapacinotturni. Chirotteri e Cetacei, come è noto, generano i suoni di cui utilizzano l'eco per reperire il cibo ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] , in questo caso, certo non senza esitazioni, sceglie di seguire il primo; in tale modo classifica il pipistrello fra i rapacinotturni nonostante sappia che ha le mammelle, che somiglia a un topo e che non ha né becco né piume; egli stabilisce ...
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Evoluzione e filogenesi
Alessandro Minelli
Tra la biologia evoluzionistica e la sistematica biologica c'è stato, fin dai tempi di Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) e di Charles Darwin (1809-1882), uno [...] Uccelli fossili che appartengono indubbiamente a tale gruppo monofiletico: per esempio, specie estinte di pappagalli, di rapacinotturni, di passeracei. La loro condizione di specie conosciute solo allo stato fossile, e sicuramente estinte, nulla ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] sebbene eterogenei, ma non sempre fedelmente seguiti. L'A. tratta dapprima delle aquile e degli avvoltoi, poi dei rapacinotturni. Pipistrelli e struzzi sono riuniti in un gruppo degli uccelli di transizione, mentre il Wotton aveva riconosciuto (come ...
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rapace
agg. [dal lat. rapax -acis, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Avido di rapire, di sottrarre ad altri con la forza o con l’inganno roba, denaro, beni varî: uomini naturalmente vaghi di pecunia e r. (Boccaccio); ladri r.; amministratori...
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...