ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] sebbene eterogenei, ma non sempre fedelmente seguiti. L'A. tratta dapprima delle aquile e degli avvoltoi, poi dei rapacinotturni. Pipistrelli e struzzi sono riuniti in un gruppo degli uccelli di transizione, mentre il Wotton aveva riconosciuto (come ...
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FEA, Leonardo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 24 luglio 1852 da Paolo, professore di disegno all'Accademia Albertina, e da Anna Roda. Sulle orme del padre, apprese a disegnare e soprattutto [...] , continuò le escursioni da cui ricavò scarsa varietà di Insetti ma molti Uccelli, con interessanti specie di Rapacinotturni, tra cui lo Scops Feae Salvad.
Completata così la visita delle quattro più importanti isole dell'arcipelago africano ...
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TANARI (Tanara), Vincenzo
Andrea Gardi
TANARI (Tanara), Vincenzo. – Nacque a Bologna il 29 ottobre 1591 da Cristoforo di Tanaro Tanari (m. tra il 1601 e il 1602) e da Cornelia Vizzani (viva nel 1633).
Ebbe [...] le armi da caccia (in particolare l’archibugio), la falconeria, l’allevamento, addestramento e tipi di cani, i rapacinotturni, le diverse reti e altri strumenti da uccellagione; il secondo illustra le tecniche di caccia alla selvaggina da pelo e ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] scale di corda, indice eloquente di furtivi incontri notturni. Certo le chiacchiere, alimentate da estemporanei scatti in cella mentre egli è libero di proseguire nelle sue rapaci incursioni amorose e nella sua ingorda propensione a tutti i ...
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CARRADORI, Giovacchino
Isabella Sermonti Spada
Nacque a Prato il 6 giugno 1758 da Iacopo e Maria Veronica Lapini. Appartenente a una famiglia di umile condizione economica, per potersi dedicare agli [...] C. con L. Spallanzani sul problema se gli uccelli da preda notturni possano o no digerire i cereali, ed essere perciò frugivori, oltre Il C. dimostrò la presenza, nei succhi digestivi dei rapaci, di sostanze adatte a questa facoltà digestiva.
Definì ...
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rapace
agg. [dal lat. rapax -acis, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Avido di rapire, di sottrarre ad altri con la forza o con l’inganno roba, denaro, beni varî: uomini naturalmente vaghi di pecunia e r. (Boccaccio); ladri r.; amministratori...
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...