Omeostasi
Pietro Omodeo
di Pietro Omodeo
Omeostasi
sommario: 1. Introduzione. a) Autocontrollo e omeostasi. b) Omeostasi e stabilizzazione. c) Omeostasi ed euristica. d) Aspetti particolari dell'omeostasi [...] Presso questi ultimi i dispositivi di controllo delle traiettorie raggiungono la massima raffinatezza nei Chirotteri, nei Cetacei e nei Rapacinotturni. Chirotteri e Cetacei, come è noto, generano i suoni di cui utilizzano l'eco per reperire il cibo ...
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Evoluzione e filogenesi
Alessandro Minelli
Tra la biologia evoluzionistica e la sistematica biologica c'è stato, fin dai tempi di Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) e di Charles Darwin (1809-1882), uno [...] Uccelli fossili che appartengono indubbiamente a tale gruppo monofiletico: per esempio, specie estinte di pappagalli, di rapacinotturni, di passeracei. La loro condizione di specie conosciute solo allo stato fossile, e sicuramente estinte, nulla ...
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Apprendimento canoro
Peter Marler
(Center for Animal Behavior, University of California Davis, California, USA)
Gli uccelli comunicano fra loro mediante un repertorio di vocalizzazioni. I richiami sono [...] i tassonomi classificano gli uccelli. Sono esclusi i caradriformi, i galliformi, i picchi, i cuculi, i colombi, i rapaci diurni e notturni e tutti gli uccelli marini e di acqua dolce. Gli unici gruppi che hanno i requisiti necessari per apprendere il ...
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rapace
agg. [dal lat. rapax -acis, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Avido di rapire, di sottrarre ad altri con la forza o con l’inganno roba, denaro, beni varî: uomini naturalmente vaghi di pecunia e r. (Boccaccio); ladri r.; amministratori...
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...