Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cesare Beccaria
Giuseppe Bognetti
Cesare Beccaria è stato, insieme a Pietro Verri, il maggior rappresentante della grande stagione dell’Illuminismo milanese. La sua opera più conosciuta rimane Dei delitti [...] . Senza cibo l’uomo non può vivere: «[...] né le cose da lavorare vi sarebbero se la terra non le producesse» (t. 11, p. per riportare il valore di segno a quello reale. Data l’impossibilità di fissare una volte per tutte il rapportodi parità tra le ...
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CUCCIA, Enrico
Giandomenico Piluso
Nacque a Roma il 24 novembre 1907 da Pietro Beniamino e da Aurea Ragusa.
Il nonno paterno, Simone, era un noto avvocato siciliano di origini greco-albanesi, eletto [...] alla Conferenza economica di Londra. L’esperienza dilavoro a Parigi e Londra gli permisero di perfezionare la conoscenza e Mediobanca si creò un rapportodi collaborazione, e per certi versi di dipendenza, tale da far parlare di simbiosi. Per la FIAT ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] è che, comunque si misuri l’intensità capitalistica delle due tecniche (cioè il rapporto tra le quantità utilizzate dei due ‘fattori di produzione’, capitale e lavoro), risulta contraddetta la regola generale su cui si basa la tradizionale teoria del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Enrico Barone
Fiorenzo Mornati
Enrico Barone, uomo dalle multiformi attività, divenne economista di rango dopo avere incontrato Maffeo Pantaleoni e Vilfredo Pareto che gli aprirono la strada alla collaborazione [...] dei singoli individui. Barone ipotizza che i lavoratori siano pagati con buoni con cui possano liberamente acquistare beni e servizi di capitali secondo i prezzi relativi (o rapportidi equivalenza), non necessariamente unici, intercorrenti tra ...
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CINI, Vittorio
Maurizio Reberschak
Nacque a Ferrara il 20 febbr. 1885 da Giorgio ed Eugenia Berti. Completate le scuole secondarie a Venezia, nel 1903 egli si recò a St. Gallen, in Svizzera, per un [...] senza interventi affrettati, con un piano dilavoro da realizzare nel corso di un decennio almeno. Si sarebbe , Milano 1979, pp. 88, 243; C. Sartori, Giuseppe Volpi di Misurata e i rapporti finanziari del gruppo SADE con gli U.S.A. (1918-1930), in ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] , a questo fine, la nascita di una legge regolatrice della concorrenza e la creazione di un’autorità capace di governarla, sia per riequilibrare i rapporti tra capitale e lavoro alterati dallo Statuto dei lavoratori (al quale contrappose il suo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Franco Modigliani
Carlo D'Adda
Studioso molto fecondo e dotato di una straordinaria capacità di comunicare le proprie idee, Modigliani occupa una posizione di rilievo tra i grandi economisti del Novecento [...] e/o dalla crescita della produttività del lavoro), e prescindendo per un attimo dalla variabilità del rapporto ricchezza/reddito, il rapporto risparmio/reddito sarà tanto maggiore quanto maggiore è il tasso di crescita dell’economia. Pertanto due ...
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CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] la legge per la validità erga omnes dei contratti nazionali dilavoro). Nel marzo 1966 il C. fu sostituito nella presidenza 1961-1966; Id., Annuario, anni 1961-1966; E. Scalfari, Rapporto sul neocapitalismo in Italia, Bari 1961, pp. 42 s., 117; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Saverio Nitti
Roberto Artoni
Francesco Saverio Nitti è stato economista e uomo politico. Come economista ha dato importanti contributi alla conoscenza della situazione sociale ed economica [...] , attraverso una sempre più accentuata divisione del lavoro, una più grande specializzazione delle funzioni con effetti radicali su tutti i rapporti sociali. Si sono di conseguenza rafforzati i rapportidi mutua dipendenza fra le parti e il tutto ...
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Volontariato
MMarco Vitale
di Marco Vitale
SOMMARIO: 1. Volontariato: natura, funzioni, dimensioni. ▭ 2. Volontariato e settore non profit: convergenze e divergenze. ▭ 3. Il non profit italiano al bivio; [...] Zamagni, infatti, il volontariato deve certamente mantenere rapportidi "buon vicinato" con i vari soggetti dell'economia degli altri paesi più avanzati. Chi conosce le attività dilavoro sviluppate da importanti enti non profit sa con certezza ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...