COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] poeti di orientamento chiabreresco e testiano (G. B. Strozzi, F. Rovai, P. de' Bardi, R. Bertini, A. Salvadori). Fu in rapporto inoltre 1-64) è lavoro devoto: vi si indica la via della salvezza nelle tre pratiche della purità di coscienza, della pura ...
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BAREZZI, Barezzo
Alfredo Cioni-Claudio Mutini
Nacque a Cremona intorno al i 560, figlio di un Giovan Maria, che forse proveniva dal contado e si era stabilito in città in epoca recente. Intorno al 1578 [...] , raffazzonata durante i lunghi anni di apprendistato nella bottega dello Ziletti, amorevolmente accresciuta nel corso dei numerosi viaggi che il B. intraprese in Italia per il suo lavoro e che gli assicurarono un rapporto costante e vivo con i ...
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GRIFFONI, Matteo
Marino Zabbia
Nacque a Bologna il 23 giugno 1351 da Guiduccio di Matteo, morto nel 1362, e da Zanna di Matteo "de Crescenciis", morta nel 1392. La sua era un'importante famiglia di [...] possibile riconoscere continui interventi, sembra che vi lavorasse da un certo numero di anni, probabilmente dal 1380. Infine dai Registro passarono al Memoriale. Un indizio di questo rapporto potrebbe essere costituito dalle numerose note dedicate ...
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PAOLAZZI, Leo
Niva Lorenzini
(Antonio Porta). – Nacque a Vicenza il 9 novembre 1935 da Anna Trentini, di famiglia benestante, e da Pietro Antonio, futuro proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi.
Il [...] 1965, p. 127), scrisse, riferendosi al ciclo di poesie Rapporti umani: «il tema portiano […] si declina, in gli oggetti, gli emblemi del vero, sono poi materia da lavorare in modo quasi artigianale […] assumendo senza riserve la metrica accentuativa ...
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DURANTI, Durante
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Brescia il 6 ott. 1718 dal conte Paolo e da Barbara dei conti Caprioli. La famiglia, originaria di Palazzolo sull'Oglio ed assai doviziosa, non vantava [...] Uggeri, che gli diede una numerosa figliolanza; ma il rapporto matrimoniale fu per alcuni anni messo in crisi da una Regolo, tragedia, dedicata al granduca Pietro Leopoldo: di questo lavoro fu detto che "senza effetti amorosi traeva lacrime", ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] Adriana vanno letti in rapporto alla sperimentazione lirica del G. sulla linea manieristica di Domenico Venier, la D'altra parte anche i personaggi intorno ai quali il G. sembra lavorare nei medesimi anni, Progne e Mirra (cfr. Lettere familiari, c. ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] Palmieri, che rievoca due luoghi fondamentali del rapporto tra cultura classica e impegno civile: il Somnium Scipionis di Cicerone e il mito di Er di Platone.
Negli stessi anni in cui lavorò alla Vita civile, Palmieri si dedicò alla scrittura storica ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] studi e in particolare nella stesura di un poema Dell'umana sapienza, "lavorodi una metafisica tutta nuova e tutta il Saggio imparziale sopra la costituzione fondamentale della Chiesa in rapporto alla sua autorità ed al suo governo, libri due ( ...
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DEL RICCIO BALDI, Pietro (Crinitus Petrus)
Roberto Ricciardi
Nacque a Firenze il 22 maggio 1474 da Bartolomeo e Lisa di Beltramone Tosinghi, ed ebbe come secondo nome Domenico. secondo quanto risulta [...] , uscito a Firenze presso Giunta nel 1527 (c. 2r). In questi anni di intenso lavoro il D. non trascurò le sue relazioni culturali e le amicizie. Certo egli era in rapporto con la corte estense, dal momento che in una sua lettera indirizzata al ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] fu assunto dalla Compagnia reale come "poeta della Compagnia con l'obbligo di tre lavori ogni anno" (L. Fortis, Drammi, I, p. 137): un il suo pessimo rapporto con il denaro lo esponeva al rischio continuo del dissesto e al bisogno di sovvenzioni, né ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...