La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] e gli storiografi non possano valutare umanamente l'umana scena dei rapporti di forza. E se i primi capiscono di più e, gli aspiranti storici; assente, invece, il cultore di studi giuridici. E, allora, la classe di governo, che pur designa ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] di S. Andrea della Zirada e di S. Antonio, nonché i rapporti delle ispezioni dei savi alle acque, mostrano come alla fine del XV Dopo la messa in opera di strutture amministrative e giuridiche e l'avvio delle iniziative di manutenzione, il ritmo ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] La domanda che ci si è posta è se ci sia un rapporto tra l'aumento dei casi di sollecitazione e la fortuna che avrà dar ombra ai Veneti. Esisteva infatti un contenzioso storico-giuridico con la Serenissima Signoria per la pretesa, già sostenuta ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] (14), che tanto informa sull'antica condizione fisico-giuridica delle lagune, tale da far tripudiare l'erudito impennata d'autentica poesia là dove dice tutta la visceralità del rapporto coll'acqua della sua città, che voglia dire il nascervi ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] ma bensì ai due patrizi più eminenti, con cui era in rapporti, vale a dire Giovanni Emo e Marco Foscarini, i quali, pur . 192-195). Cf. anche Dionisio Tassini, La questione storico-giuridica del Patriarcato di Venezia (Aquileja), Genova 1906; Id., I ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] 1 390 e il 1404 - che è del resto segnato da rapporti politici per lo più buoni fra Venezia e la restaurata signoria carrarese, , spesso dotati di esperienza politica e di cultura giuridica (319).
Per quanto riguarda il Trecento, occorre una ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] direttive assoggettato. Tuttavia, tale potere non si colloca esclusivamente in un mero ambito di rapporti di forza, ma assume una specifica veste giuridica e deve essere conforme al diritto, potendosi non solo prevedere una reazione di difesa di ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] produzione manifatturiera veniva a trovare una sua formalizzazione giuridica attraverso la trascrizione in un unico registro dei di Murano (262). Del resto è assurdo ipotizzare un rapporto idilliaco tra i diversi vetrai dell'isola: prova ne è ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] , il Malombra volesse ancora affidare tale compito di interpretazione e di mediazione alla scienza giuridica di cui egli era portatore; ma a Venezia i rapporti di forze erano tali che, inevitabilmente, fu il patriziato ad applicare direttamente a ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] e crebbero i corpi politici, decidono de' loro rapporti così esterni che interni e quindi tentò di dimostrare italiano: note e ricerche, in Materiali per una storia della cultura giuridica, a cura di Giovanni Tarello, I, Bologna 1971, pp. 55 ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...
giuridico
giurìdico agg. [dal lat. iuridĭcus, comp. di ius iuris «diritto» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di diritto, relativo al diritto: norma g.; l’ordinamento g. di uno stato; considerare una questione sotto l’aspetto g.;...