Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] costruzioni cristiane hanno l'aggiunta diun'abside. Il Guyer opina rappresentazione, o contengono una serie di episodî in "narrazione continua". L'arte pagana trasmette ad essi il tipo di sarcofago a portici con pesanti architetture che fu del gruppo ...
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Virtuale, estetica del
Daniela Angelucci
Il termine
L'aggettivo virtuale, dal latino medievale della scolastica virtualis, derivato a sua volta da virtus, ovvero facoltà, potenza, si presenta generalmente [...] . Innanzitutto, l'immagine digitale non è 'rappresentazionedi qualcosa', imitazione di una realtà preesistente, né tanto meno è un'icona, un'immagine originaria, bensì il risultato diun processo matematico, un'immagine autonoma che è quindi causa ...
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KROLL, Lucien
Daniela Colafranceschi
Architetto belga, nato a Bruxelles il 17 marzo 1927. Ha condotto i suoi studi presso l'Athénée Royal de Huy, l'Ecole Nationale Supérieure de la Cambre, l'Institut [...] d'Urbanisme Appliqué di Bruxelles. Con il suo gruppodi lavoro, l di Gihindamuyaga in Ruanda (1968), per una comunità di monaci benedettini, è spontanea manifestazione diun stile di vita. K. ha concepito questa architettura come rappresentazione della ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] spesso proposta una datazione tarda; ma la Crocifissione (che ha, in questo caso, un carattere spiccatamente narrativo) rappresentaun'elaborazione intermedia fra quella del trittichetto di Siena e quella sul retro della Maestà, mentre il s. Gregorio ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] a Roma in Vaticano con ungruppodi altri pittori. Queste opere sono collegate fra loro da strette relazioni stilistiche e da un chiaro adeguamento alle tendenze della pittura fiorentina di quegli anni, e al contempo rappresentano il 'reflusso in ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] fu fondato al Cabaret Voltaire di Zurigo nel 1916 da ungruppodi artisti capeggiati da Tzara, di cui facevano parte, fra gli 1929), un gioco di forme architettoniche, di personaggi evocati, di immagini inusuali, pur entro la rappresentazionedi una ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] e comunque sentito il bisogno di elaborare una particolare rappresentazione della figura umana che soddisfacesse le esigenze estetiche, simboliche e culturali in genere di quel particolare gruppo umano: ungruppo le cui caratteristiche possono essere ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] diun bossolo di supporto in cuoio (Vasco Rocca, 1988), simile a quello rappresentato in una miniatura del Menologio di Basilio II (Roma, BAV, Vat. gr. 1613), degli inizi dell'11° secolo.Al piccolo gruppo tipologicamente omogeneo di elementi di ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] , risalenti al 1260 ca. - quali ungruppo della Vergine con un santo (conservato nel deposito) e soprattutto rappresentazionidi reliquie. Il Klarenaltar nel duomo, di poco più tardo, presenta un lato destinato a essere mostrato in occasione di ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] , la contrapposizione quasi tipologica diun ciclo cristologico e di uno agiografico e, infine, il legame di una rappresentazione ricca di figure con un'articolazione segnica. Dalla fusione di elementi romano-paleocristiani, bizantini, carolingio ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
rappresentanza
rappreṡentanza s. f. [der. di rappresentare]. – 1. Il fatto di rappresentare una o più altre persone, oppure gruppi, enti e organi, istituzioni e società, ossia di intervenire in vece loro e a nome loro e di assolverne le funzioni,...