Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] un insieme logico, il codice appunto (o gruppodi codici), mentre la seconda è pensabile piuttosto come un insieme di messaggi omogenei dal punto dirappresenta uno degli scopi precipui del suo lavoro di questi anni. M. definisce specifico diun ...
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Manifesto
Franco Montini
Parte introduttiva
di Mario Verdone, Franco Montini
Nato dalla necessità di diffondere notizie di pubblico interesse, da parte sia di istituzioni ufficiali sia di privati, il [...] fra le due guerre, emerse un nuovo gruppodi allora giovani cartellonisti: Giovanni Mataloni, di una tradizione iconografica ormai sufficientemente codificata che, in un periodo in cui il cinema rappresentava ancora il grande divertimento di ...
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AMBROSIO, Rinaldo Arturo
Roberta Ascarelli
Nacque a Torino il 3 dic. 1870 da Biagio e Isabella Craveri, in una famiglia della piccola borghesia cittadina che lo avviò alla professione di ragioniere. [...] Maggi diede inizio alla cosiddetta "serie d'oro" delle produzioni dell'A.; nel 1911 si assicurò "il diritto di riduzione e dirappresentazione cinematografica" di tutte le opere di Gabriele D'Annunzio e vinse il I premio al primo concorso mondiale ...
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Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] Sonntag (1930), frutto del collettivo Filmstudio 1929 di cui faceva parte ungruppodi autori che avrebbero poi raggiunto il successo: Edgar partire dal 1925 in Germania, un capitolo a sé è rappresentato dal cosiddetto Proletarischer Film, espressione ...
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spettacoli per ragazzi: cinema
Bruno Roberti
Bambini e adolescenti tra realtà e fantasia
Il mondo del cinema e le storie raccontate sullo schermo hanno sempre affascinato il pubblico più giovane; a [...] Jimmy, su suggerimento del nonno, si deciderà a leggere un libro e si ritroverà catapultato in un mondo fantastico.
Con il progredire della tecnica cinematografica, la rappresentazionedi mondi fantastici è diventata sempre più suggestiva grazie agli ...
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Giovanile, cinema
Federico Chiacchiari
L'espressione cinema giovanile, o youth movie, non delimita semplicemente uno specifico genere né un periodo della storia della produzione cinematografica, quanto [...] giovanile. L'avvento della band di Liverpool suscitò i primi veri e propri casi di fanatismo giovanile, rappresentati con ironia da un cineasta come Richard Lester che volle i componenti del gruppo come protagonisti di A hard day's night (1964 ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] letteratura ‒ di cui si limita essenzialmente a riprodurre i modi dirappresentazione.
Figlio diun bibliotecario e un complesso manifesto visivo della "cinematizzazione" che doveva comportare sei 'serie' successive e interconnesse di cui il gruppo ...
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Griffith, David Wark (propr. David Llewelyn Wark)
Giulia Carluccio
Regista e produttore statunitense, nato a Crest-wood, nei pressi di La Grange (Kentucky), il 22 gennaio 1875 e morto a Hollywood il [...] una commedia che fu rappresentata senza successo a Washington nell'autunno 1907. Su consiglio diun collega attore, vendette ); portò con sé in California, oltre a Bitzer, ungruppodi attori che sarebbe rimasto invariato negli anni successivi e che ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] e la rivista.
Lo spettacolo si inizia e si conclude su diun palcoscenico vuoto, dove gli attori - alla "prima" erano Luigi Cimara, Elsa Merlini, Ruggero Lupi - provano una rappresentazionedi Dario Niccodemi e aspettano che giunga l'Autore con una ...
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Brighton, scuola di
Francesca Vatteroni
L'individuazione e la definizione di una 'scuola di Brighton' si devono allo storico francese Georges Sadoul, che con questa espressione indica, in alcuni articoli [...] e nella sua Histoire générale du cinéma (1947), ungruppodi fotografi, inventori e operatori-registi inglesi che lavorarono a Brighton in un vero e proprio montaggio. La rappresentazionedi oggetti è ancora al centro dell'attenzione di Smith in ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
rappresentanza
rappreṡentanza s. f. [der. di rappresentare]. – 1. Il fatto di rappresentare una o più altre persone, oppure gruppi, enti e organi, istituzioni e società, ossia di intervenire in vece loro e a nome loro e di assolverne le funzioni,...