Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] fu fondato al Cabaret Voltaire di Zurigo nel 1916 da ungruppodi artisti capeggiati da Tzara, di cui facevano parte, fra gli 1929), un gioco di forme architettoniche, di personaggi evocati, di immagini inusuali, pur entro la rappresentazionedi una ...
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Cecchi d'Amico, Suso
Marco Pistoia
Nome d'arte di Giovanna Cecchi (sposata con il musicologo Fedele d'Amico), sceneggiatrice cinematografica, nata a Roma il 21 luglio 1914. Tra i maggiori sceneggiatori [...] notevoli doti di osservazione di caratteri e comportamenti, ben rappresentati anche nel un grande dramma storico quale Ludwig (1973), un film intimista, vicino al dramma da camera, quale Gruppodi famiglia in un interno (1974), nato da un soggetto di ...
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Renoir, Jean
Marco Pistoia
Il grande gioco del cinema
Il regista Jean Renoir viene considerato tra i più grandi maestri dell’arte cinematografica: con i suoi film, realizzati in un arco di tempo che [...] diun marchese dove si tiene una battuta di caccia alla volpe, e gli eventi coinvolgono sia i nobili ospiti sia i domestici, come in una straordinaria rappresentazione film ungruppodi comici con le maschere della commedia dell’arte compie un viaggio ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] suo gruppo giunse nel paesino di Port Bou, la Spagna aveva chiuso le frontiere e, alla minaccia della polizia spagnola di consegnarlo rappresentazione del reale, ma una costruzione artificiale, un artefatto la cui finzione permette però di guardare ...
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Brook, Peter
Valentina Valentini
Regista teatrale e cinematografico inglese, nato a Londra il 21 marzo 1925. L'attività di B., noto soprattutto come regista teatrale, rientra in quel contesto sperimentale [...] l'intero spazio del teatro ‒ palco, scale, balconate, stanze interne ‒ in un unico spazio scenico. Nel 1989 con The Mahabharata (Il Mahabharata) ha offerto una rappresentazionedi notevole forza visiva del vasto poema epico, vero e proprio monumento ...
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Kustarica, Emir
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico e televisivo, di padre serbo di famiglia musulmana, nato a Sarajevo il 24 novembre 1954. Il mondo di K. sembra in costante oscillazione tra [...] Otac na službenom putu confermarono K. (che si è sempre definito "un regista iugoslavo di Sarajevo") come il maggior rappresentantedi quello che nel cinema iugoslavo è chiamato 'gruppodi Praga'. Con Dom za vešanje stemperò il neorealismo dei film ...
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Tarantino, Quentin (propr. Quentin Jerome)
Leonardo Gandini
Regista, sceneggiatore, produttore e attore cinematografico statunitense, nato a Knoxville (Tennessee) il 27 marzo 1963. Cineasta tra i più [...] . Nel 1984 fu assunto in un videonoleggio, dove conobbe Avary e gruppodi attori (di cui fanno parte, assieme allo stesso T. e a Harvey Keitel, Tim Roth, Michael Madsen, Steve Buscemi, Chris Penn), ma anche da alcune scene di violenza, rappresentate ...
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Regista cinematografico statunitense, nato a Santa Monica (California) il 3 febbraio 1927. È stato tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Settanta il più noto rappresentante del cinema d'avanguardia [...] e divenne un cult movie dell'underground per la rappresentazione lucida e straniante dell'immaginario giovanilistico, modello per film successivi tra cui Easy Rider (1969) di Dennis Hopper. Il film mette in parallelo la vita di alcuni motociclisti ...
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Ichikawa, Kon
Dario Tomasi
Regista giapponese nato a Ujiyamada il 20 novembre 1915. Appartenente alla generazione dei registi che hanno iniziato l'attività nel secondo dopoguerra, I. si è distinto da [...] hitoribotchi (1963, Solo nel Pacifico), sull'avventura solitaria diun uomo in mezzo all'oceano; e con Tōkyō orinpikku (1965; Le olimpiadi di Tokyo), una rappresentazione assai personale e priva di retorica dei giochi olimpici e del mondo dello sport ...
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In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] .
Musica
Composizione strumentale destinata a ritmare il passo diungruppodi persone in cammino, come nel caso della m giornaliero oltre i limiti consueti; grafico di m., rappresentazione grafica del movimento di m., che si ottiene riportando su ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
rappresentanza
rappreṡentanza s. f. [der. di rappresentare]. – 1. Il fatto di rappresentare una o più altre persone, oppure gruppi, enti e organi, istituzioni e società, ossia di intervenire in vece loro e a nome loro e di assolverne le funzioni,...