Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] e risurrezione, si sono adempiute le profezie e le promesse divine, insistono del resto tutti e quattro i Vangeli canonici, Matteo viva nel caso di G.; fu dunque favorita la rappresentazione indiretta: il Pastore, il Maestro, il Pescatore, il ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] e un angelo (Cambridge, Mass., Fogg Art Museum) rappresenta simbolicamente Firenze come una città pentita dei suoi vizi - violenza, avarizia, frode - e perciò meritevole della protezione divina che discende sotto forma di angeli che imbracciano scudi ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] padre, Branda, era un medico di fama, dalle quasi divine (correva voce) capacità diagnostiche; lo zio Cesare era che avesse addirittura preso parte in qualità di attore a rappresentazioni teatrali in qualche salotto. Nel 1694, del resto, questa ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] la positività del locus amoenus verdeggiante popolato da divine presenze.
Capolavoro di questa prima fase è Lot il completamento delle opere di un collega defunto poteva rappresentare una valida opportunità per l’intercettazione di nuovi canali di ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] l’imperatore e i suoi Cesari è tratteggiata allo stesso modo in cui in precedenza è stato rappresentato il rapporto tra le più alte divinità e l’imperatore stesso. Al contempo, tuttavia, i successi militari dei Cesari sono concepiti come fondamento ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] i tiranni:
Perché Dio, che è uno e solo, munì di armi divine il suo servo, unico contro molti, liberò per mezzo suo la vita umana ». In v.C. questa rimane una chiave importante per rappresentare l’intero operato di Costantino e il suo ruolo di ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] il F. ha cercato uno speciale effetto di luce divina e innaturale nella oscurità della notte del Sogno di Costantino limite tra la proporzione relativa e la distanza relativa delle cose rappresentate come la distanza tra l'occhio e l'immagine piana e ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] retro realizzato a imitazione del porfido e del marmo) con rappresentazioni della Madonna con Bambino e santi. Un primo esempio, 33 s.; J. Pope-Hennessy, Paradiso. The illustrations to Dante's Divine Comedy by G. di P., London 1993; C. Lloyd, Italian ...
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Possessione
Cecilia Pennacini
Il termine possessione designa fenomeni abnormi dell'esperienza e del comportamento, dovuti a presunti influssi esercitati sul corpo umano da forze soprannaturali. I sintomi [...] in grado di innalzare la persona alla dimensione del divino. R. Firth (1950), analizzando varie forme di . Anche in questo caso il rito assume la forma di una rappresentazione in cui i partecipanti in trance recitano la parte dello spirito che ...
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MANNELLI (Manelli), Francesco
Arnaldo Morelli
Nacque a Tivoli intorno al 1595 da Giovanni di Simone, originario di Lucignano nell'Aretino, e da Drusilla Bracchi di agiata famiglia tiburtina, unitisi [...] Berni. L'ultima opera composta dal M., La Licasta, fu rappresentata il 2 luglio 1664, in occasione del passaggio per Parma di questo dramma erudito sviluppa in parallelo vicende umane e divine; in essa figura, tuttavia, un personaggio burlesco, ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...
legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...