Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] di quella parte che si definiva appunto laica non rappresentassero più la trattativa giurisdizionale come un conflitto tra le per la cena, si leggeva e si havevano ragionamenti de le cose divine […]. Sì che havevano un solo altare in que’ tempi, dove ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] nell’attualità; i flamines, in numero di quindici tra i quali i tre maiores, ciascuno al servizio di una divinità, rappresentavano le divinità in terra: l’unico di cui abbiamo notizie dettagliate, il flamen di Iuppiter (Dialis), viveva in condizioni ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] cristianesimo, tra valori classici e valori cristiani. Se la bellezza sensibile è riflesso di quella divina, il corpo rappresenta un momento assoluto dello splendore divino della natura: il bello 'visibile', terreno, per l'artista non è altro che un ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] . Questo è un viso potente, virile, unico, e non sembra accentrato su una presenza divina; esso contrasta con le rappresentazioni sumeriche, con il loro sguardo ingentilito da palpebre arrotondate, attonito, mite, mai imperioso.
Riguardo ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] in base a varie monete dell’imperatore nelle quali è rappresentato in più varianti un monumento circolare, a cupola e . Gentili, Milano 2005, pp. 74-81; J. Bardill, Constantine, Divine Emperor of the Christian Golden Age, Cambridge 2011; T.D. Barnes, ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] tutti gli Italici, Etruschi compresi, un impatto enorme, tanto grande da rappresentare l'elemento costitutivo del potere. La consuetudine di prendere gli auspici (una forma di divinazione di certo risalente nelle sue forme più semplici all'Età del ...
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La genealogia di Costantino
Richard Westall
Nel corso del 310 d.C., in vista del quinto anniversario della sua ascesa al trono imperiale, l’imperatore Flavio Valerio Costantino (306-337 d.C.) deve affrontare [...] modo che rievoca quello in cui la dinastia severiana è rappresentata come la continuazione di essa, la tetrarchia sa dunque come egli abbia acquisito l’impero nel rispetto delle leggi divine e di quelle umane, e rimembrare la semplicità del suo ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] , così ricco di segni e miracoli, per lui esso non rappresenta il modo essenziale di porre il problema. Egli non parte nemmeno che Costantino credeva a certe e non ben definite potenze divine che favorivano il suo operato. I segni (della croce) ...
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Liturgia
JJean Leclercq
di Jean Leclercq
Liturgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Liturgia e scienza liturgica. 3. Liturgia e storia. 4. Liturgia e teologia. 5. Liturgia e scienze umane. 6. Liturgia e [...] celebrare un mistero ricevuto per via di rivelazione e comunicazione divine, e che un'istituzione, la Chiesa, deve trasmettere doni offerti per il culto, di porgerli, di rappresentare simbolicamente il sacrificio ricordando lo ‛scambio del sangue', ...
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Vedi CARRO dell'anno: 1959 - 1994
CARRO (v. vol. II, p. 358)
R. Dolce; F. Cordano; O. Volpicelli; R. Ciarla
p. 358). Egitto, Vicino e Medio Oriente. - L'origine del c. si riconduce generalmente, secondo [...] Aruṇa.
Bāmiyān (Afghanistan, VI-VIII sec. d.C.): il dipinto frammentario sulla vòlta della grotta del Buddha di 35 m rappresenta il c. divino tirato da quattro cavalli divisi in due gruppi e resi di profilo. Ai lati dei cavalli si vedono le ruote del ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...
legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...