Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] di scene nilotiche, di Nereidi, puttini, Bacco, Venere e di altre divinità, è ancora prettamente ellenistica. Meno fiequenti vi sono le rappresentazioni cristiane che mostrano già la transizione allo stile copto: p. es., il Sacrificio ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] simboli del culto. Nell'altare votivo e funerario romano predominano le scene del culto e di sacrifici; le divinità vengono invece spesso rappresentate nei lati corti, dove però talvolta s'incontrano oggetti e simboli del culto. In qualche caso negli ...
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Tutti gli esseri viventi si distinguono in due grandi gruppi: gli animali e le piante (regno animale e regno vegetale). E le scienze biologiche, nel loro vastissimo campo di studio, indagano per l'appunto [...] delle singole esperienze religiose avviene poi che una data specie di animali, la quale appare dotata di particolari proprietà divine, è rappresentata e personificata in un unico animale ideale e prototipo, il quale assomma in sé e possiede tutte le ...
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Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] con decorazioni di bronzo. Lo stesso particolare rileviamo da rappresentazioni figurate: in un quadretto ercolanese del Museo di Napoli e il caduceo (fig. 5); e così pure una divinità, o un altro essere mitologico, avente rapporto col commercio o ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] delle quali poi diventò proprio l'ufficio di messaggero (sukal) delle divinità più alte. Figure alate di questi esseri divini, che discendono dal cielo in terra, si vedono rappresentate in una vasca cultuale di Gudea, governatore (patesi) di Lagash ...
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È il poeta più antico della Grecia continentale.
Vita. - Le fonti della biografia del poeta sono l'Agone di Omero ed Esiodo (di cui l'attuale redazione appartiene all'età adrianea, ma il fondo è molto [...] primo a osare di connettere con i cataloghi delle genealogie la storia divina del mondo, cioè le vicende dei varî imperi di Urano, di come sembra, a scudi realmente veduti, con rappresentazioni d'animali, scene mitologiche, quadri simbolici, figure ...
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Compositore, nato a Catania il 3 novembre 1801, morto a Puteaux, presso Parigi, il 23 settembre 1835.
La vita e le opere. - Dal registro delle nascite della curia arcivescovile di Catania si rileva che [...] ultimi mesi del '30 e il febbraio del '31, e fu rappresentata il 6 marzo del '31 al Carcano di Milano con esito stesse ragioni per le quali è da molti inadeguatamente compresa la divina poesia di quell'altro genio solitario che fu Giacomo Leopardi. ( ...
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Divinità degli antichi Greci: una delle più complesse e multiformi figure dell'Olimpo greco; della quale, per altro, restano oscuri e incerti così l'etimologia del nome come la natura e il significato [...] . Nell'arte ellenistica il tipo di E. non subì sostanziali variazioni.
In Etruria anche E., come altre divinità dell'Olimpo greco, fu rappresentato nelle forme proprie che venivano dalla Grecia. Nell'ormai celebre gruppo plastico da Veio, al Museo di ...
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Uno degli dei principali dell'Olimpo greco, da taluni ritenuto originario dalla Tracia, ordinariamente considerato figlio di Zeus e di Era. Rappresentato fin dai più antichi poeti greci esclusivamente [...] timore o rispetto (come risulta già dai passi citati) alle altre divinità olimpiche. Queste non solo possono, fino a un certo punto, più bello.
Fuori del ciclo omerico, Ares ci viene rappresentato in lotta con Eracle, per vendicare la morte del figlio ...
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, Cardinale e dottore della Chiesa. Nacque nel 1221 o 1222 in Bagnorea (Bagnoregio), fra Viterbo e Orvieto. Non sappiamo dove B. abbia ricevuto la prima istruzione; Francesco da Fabriano (morto nel 1322) [...] Form bei B., ivi 1908. - Per le relazioni con la Divina Commedia, E. De Bisogno, S. B. e Dante, Milano 1899.
Iconografia. - B., canonizzato oltre due secoli dopo la sua morte, fu rappresentato piuttosto di rado, per lo più tardi, ma già nel Trecento ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...
legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...