Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] romana: il passo più deciso, in questa direzione, è rappresentato dall’opera di G. Wissowa, Religion und Kultus der Römer (1902), che separa radicalmente le divinità originariamente romane («dei indigeti») da quelle importate («dei novensidi ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] molteplicità e la complessità dei modi in cui le culture umane rappresentano l’immagine o, con più precisione, le immagini dell’ .
Religione
Nella tradizione cristiana, le tre p. divine, quelle che insieme costituiscono la Trinità: il Padre ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] , che si fa nella Settimana santa, si ricongiungono alle rappresentazioni sacre o misteri del Medioevo. A questi si uniscono nel sec. XVI anche rappresentazioni moralizzanti del giudizio divino sugli stati dell'uomo, e quelle per il martedì grasso ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] solo a scopi religiosi come mezzo facile per riprodurre le immagini divine, ora diventa uno strumento di propaganda, d'istruzione e di abbellimento economico della casa. Rappresenta di preferenza lottatori, attori e geishe. La scuola di Kwaigetsudō ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] spirituale solo col credere che venga non dagli uomini ma dalla divinità. E ciò fa sì che tale "Chiesa" porti in tempo tagliato fuori dalla Chiesa. Il suo più illustre rappresentante africano fu Tertulliano. Il suo più forte argomento di attrazione ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] e Babele. Il suo simbolo è forse una pianticella.
Assur. - Il dio principale del pantheon assiro, la divinità più assira, poichè rappresenta perfettamente lo spirito della razza, è Assur (Aššur), il guerriero, designato dall'ideogramma con cui si ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] Barri e negli Sciaveli. 6. Il Terziario non è rappresentato da depositi marini entro i confini dell'Etiopia, salvo forse , che negava in Gesù Cristo le due nature, l'umana e la divina, e le riteneva unite, ma distinte, in una sola persona; essi ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] , ai Dioscuri, alle minori divinità della campagna e delle selve erano dedicate le primizie della caccia, le pelli e le corna degli animali, un'arma, i collari e i guinzagli dei cani migliori, un monumento rappresentante il cacciatore o la preda ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] . XII; avvenne poi anche che pezzi databili intorno alla metà del millennio copiassero fedelmente esemplari più antichi. Furono rappresentatidivinità e santi del brahmanesimo. Soggetto prediletto fu il Śiva danzante (Śiva Nāṭarāja), il quale nella ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] di quella parte che si definiva appunto laica non rappresentassero più la trattativa giurisdizionale come un conflitto tra le per la cena, si leggeva e si havevano ragionamenti de le cose divine […]. Sì che havevano un solo altare in que’ tempi, dove ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...
legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...