FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] e un angelo (Cambridge, Mass., Fogg Art Museum) rappresenta simbolicamente Firenze come una città pentita dei suoi vizi - violenza, avarizia, frode - e perciò meritevole della protezione divina che discende sotto forma di angeli che imbracciano scudi ...
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SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] o di uno stampo. Normalmente, i s. a una faccia recavano l'impronta dei busti imperiali, sebbene fossero comuni anche rappresentazioni delle divinità.I s. a un'unica faccia continuarono a essere utilizzati fino alla metà del sec. 6°, quando vennero ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] in cui l'innovare era reputato un'usurpazione di prerogative divine, il copiare permetteva di coniugare le novità in campo le figure di s. Paolo e dei suoi seguaci sulle rappresentazioni di Enea e dei suoi compagni del Vergilius Vaticanus. Ne ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] . La pala d'altare doveva essere "pictam storiis divine maestatis beate Marie Virginis, apostolorum, angelorum et aliis figuris del ciclo sembra perciò essere il 1277-1280: le rappresentazioni di Asia, Giudea e Grecia nella volta della campata ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] al fine di farne buon uso, non di interdire la rappresentazione. Su questo solco di prudente accettazione procede Valafrido Strabone ( opere d'arte è metafora del mondo spirituale, delle idee divine da cui deriva, immagine di un'armonia in cui tutte ...
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IMMAGINE
J. Baschet
L'uso del termine i. (e delle parole corrispondenti delle varie lingue moderne) in riferimento a opere medievali si è andato diffondendo solamente di recente in relazione ai procedimenti [...] (v.), che avevano tuttavia un carattere più individuale. Si segnala, infine, che questa potenza accordata alle rappresentazioni non concerneva soltanto le figure divine o sante: l'i. del diavolo (v.) rischiava spesso di essere associata a forme di ...
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ARTI LIBERALI e MECCANICHE
C. Frugoni
Nell'accezione generale, con la locuzione a. liberali si definiscono quelle attività creative che richiedono un'applicazione intellettuale e la cui produzione, [...] 1365 il Trionfo di Tommaso d'Aquino: le a. liberali, in trono, hanno ai loro piedi i rispettivi rappresentanti, alla sapienza divina partecipa appieno quella umana (Schlosser, 1896, p. 44ss.; D'Ancona, 1902, p. 284ss.). Significato analogo aveva il ...
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ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] antica e complessa tradizione che considera la stella dei Magi un messo divino (Murdoch, 1984; Bussagli, 1985-1986). Accanto a questa figura, si trova la stella cometa rappresentata come colonna di fuoco, secondo l'indicazione di un passo di Giovanni ...
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INFERNO
J. Baschet
Secondo la concezione cristiana l'i. costituisce il luogo di pena per le anime dei peccatori, consistente sia nella privazione della visione di Dio sia in tormenti morali e materiali.Il [...] in immagini delle narrazioni di viaggi nell'aldilà, le quali permettevano di moltiplicare le rappresentazioni dei castighi, nei manoscritti della Divina Commedia di Dante (Brieger, Meiss, Singleton, 1969), del Pèlerinage de l'âme di Guillaume ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] la positività del locus amoenus verdeggiante popolato da divine presenze.
Capolavoro di questa prima fase è Lot il completamento delle opere di un collega defunto poteva rappresentare una valida opportunità per l’intercettazione di nuovi canali di ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...
legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...