MUSE (Μοῦσαι, Musae)
M. Wegner
Le M. sono in origine divine cantatrici. Omero (Il., i, 603 ss.) descrive com'esse cantino durante il banchetto degli dèi dell'Olimpo, mentre Apollo le accompagna col suono [...] ". In questo si manifesta nella storia degli antichi canti eroici, l'importante passaggio dal canto alla parola, dagli aedi ai rapsodi. Si mostrerà che anche nell'arte figurativa la rappresentazione delle M. muta in modo simile. Nell'Iliade le M. non ...
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Grande romanzo arabo di cavalleria, reso noto in Europa da parziali traduzioni francesi ed inglesi, ma soprattutto dal Lamartine (Antar, Parigi 1864, e già dal 1835 nel suo Voyage en Orient), in Italia [...] sec. XIX. Tutte le parti narrative sono in prosa rimata, mentre le parlate dei personaggi sono in versi, che i rapsodi nei caffè arabi recitano con melopea accompagnata dal suono della ribeba (rabāb, violino rudimentale a una corda sola). Ne esistono ...
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HEIKE MONOGATARI (Storia della famiglia dei Taira)
MarcelIo Muccioli
MONOGATARI Famosa opera storica giapponese, in 12 volumi comprendenti 170 capitoli, scritta da autore sconosciuto, probabilmente verso [...] passaggi in una prosa poetica, a frasi di 5 e 7 sillabe alternate, che sappiamo venivano recitati, al suono del biwa, da rapsodi ciechi, detti, per avere il capo rasato come i bonzi, biwa-hōshi (bonzi dal biwa); a ciò è dovuta l'enorme popolarità ...
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Nato nel 1301, ucciso il 29 ottobre 1339. Con regolare investitura da parte del khan tartaro Uzbek, succedeva nel 1325-1326 al fratello Demetrio nella dignità di granduca, cui spettava il possesso della [...] su "Šelkan Dudentevič", la sua spietata caparbietà e la sua meritata fine, è stato trasmesso fino ai nostri tempi da rapsodi popolari. Naturalmente l'Orda d'oro decise di vendicare in modo esemplare il sangue versato e l'affronto; Giovanni di Mosca ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] avvenuto per opera di due poeti geniali, che attinsero a canti formatisi precedentemente in una lunga tradizione di aedi e rapsodi. Questa tradizione avrebbe avuto una sua prima fase in territorio eolico con forme più liriche, e si sarebbe sviluppata ...
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. Il termine greco, che come sostantivo (ἐνϑουσιασμός e il parallelo ἐνϑουσίασις) ricorre per la prima volta in Platone (Tim., 71 e; Phaedr., 249 e) indicava la condizione di chi era ἔνϑεος (la forma contratta [...] non sanno quindi render conto, col freddo ragionamento, di ciò che dicono quando sono invasati dal nume: così i rapsodi sono, nell'ideale catena dell'entusiasmo poetico (paragonata perciò al magnete, alla calamita), gli anelli di congiunzione tra il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il poema filosofico
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il primo nucleo del genere “poema filosofico”, al quale vengono [...] , per gli influssi diversi che sembra avere subito e assorbito, e un poeta non solo ripetitivo, come si configuravano i rapsodi del suo tempo (dotati tuttavia anche della capacità di parlare “attorno a Omero”, a stare alla notizia tratta dallo Ione ...
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Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] rispetto ai quali, anzi, il parallelo tra A. e Omero era un luogo comune della critica letteraria antica; e si sa che i rapsodi dell'età aurea recitavano A. come Omero ed Esiodo. Accanto al mito, A. trattò anche la favola di origine popolare (per es ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Musica e retorica tra Grecia e Roma
Donatella Restani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La comparazione tra i sistemi di comunicazione [...] la traduzione latina e il commento del Timeo platonico a opera di Calcidio.
Insegnamento orale e scritto
Cantori e rapsodi, ma anche attori e oratori, in quanto “tecnici della voce” apprendono in maniera analoga le pratiche per intonare la ...
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WOLF, Friedrich August
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Hainrode presso Nordhausen il 15 febbraio 1759, morto (durante un viaggio) a Marsiglia l'8 agosto 1824. Nel 1777 riuscì, nonostante le resistenze [...] avrebbe raccolto e collegato in un'unità artificiale canti separati tramandati fino allora a memoria da scuole di rapsodi, immaginate sul modello delle scuole di bardi inventate per gli antichi Celti dal Macpherson (v. ossian). L'originalità ...
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rapsodia
rapsodìa s. f. [dal gr. ῥαψῳδία]. – 1. L’arte, la tecnica e l’attività del rapsodo, e la composizione stessa recitata o cantata: la r. fu praticata nell’antica Grecia; le r. omeriche. Per estens., letter., componimento poetico di...
rapsodico
rapsòdico agg. [dal gr. ῥαψῳδικός] (pl. m. -ci). – Dei rapsodi; attinente alla rapsodia (soprattutto negli usi estens. della parola): poema a carattere r.; poesia r., costituita di frammenti; lettura r. (di un testo, di un’opera...