Atlante ospiterà alcuni interventi di Gabriele Tinti che sarà nominato ‘poeta residente’ del Museo Nazionale Romano per il 2024. Tinti produrrà una serie di contenuti per approfondire la conoscenza della [...] che recitava ‒ salmodiava ‒ i propri versi. Presto però «il bardo, che componeva mentre cantava, cominciò a cedere al rapsodo che all’inizio fu colui che ripeteva versi imparati a memoria, e allo scribacchino di mestiere, che preparava raffazzonate ...
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rapsodo
rapsòdo s. m. [dal gr. ῥαψῳδός, comp. di ῥάπτω «cucire, saldare» e ᾠδή «canto»]. – 1. Recitatore e anche cantore, nell’antica Grecia, di componimenti poetici (e a volte prosastici) di carattere epico, sia proprî sia di altri autori...
rapsodia
rapsodìa s. f. [dal gr. ῥαψῳδία]. – 1. L’arte, la tecnica e l’attività del rapsodo, e la composizione stessa recitata o cantata: la r. fu praticata nell’antica Grecia; le r. omeriche. Per estens., letter., componimento poetico di...
Antico recitatore professionale dell’epica greca.
Omero usa il nome di aedo (ἀοιδός «cantore») sia per il poeta sia per il recitatore; solo dal 5° sec. a.C. è usato il termine ῥαψῳδός, inteso poi dai moderni come recitatore di canti altrui in...
Poeta e rapsodo arabo (Kūfa 695 - Baghdād 772 circa), famoso come raccoglitore, trasmettitore e insieme falsificatore della poesia araba preislamica. Si deve a lui la raccolta delle Mu‛allaqāt.