Diplomatico e uomo politico austriaco (Ratisbona 1806 - Vienna 1899), in servizio (1828-41) alla cancelleria di stato e nelle legazioni di Berlino e di Londra e incaricato d'affari a Darmstadt e a Bruxelles. [...] Ministro d'Austria a Stoccolma (1841) e a Rio de Janeiro (1843), governatore civile del Lombardo-Veneto (1853), quindi (1855) plenipotenziario presso la Confederazione germanica a Francoforte. Presidente ...
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Diplomatico (n. in Svezia 1582 - m. Ratisbona 1662); fu consigliere dell'arciduchessa Claudia Felicita del Tirolo, quindi rappresentò l'imperatore (1643, con M. Trauttmansdorff, e 1645) al congresso di [...] ) l'unico rappresentante a Münster dell'imperatore e dell'arciduchessa del Tirolo. Il suo atteggiamento non giovò, però, né alla causa dell'imperatore né a quella dell'Austria. Negli ultimi anni della sua vita rappresentò l'imperatore a Ratisbona. ...
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Poeta austriaco (Lengenfeld, Bassa Austria, 1612 - Ratisbona 1688). Ricevette un'educazione umanistica insolita per il suo tempo. Partecipò alla guerra dei Trent'anni quale ufficiale dell'esercito imperiale, [...] dal 1652 si dedicò alla poesia. Venduti i suoi averi (1664), si trasferì a Ratisbona, occupandosi da ultimo di agricoltura. Esordì con 12 libri (20.000 versi) di Georgica (1655), che seguono il modello virgiliano. Scrisse poi la Unvergnügte ...
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Tipografo tedesco (sec. 15º); nato a Ratisbona, emigrò a Roma e stampò (1470-72 circa) molte opere teologiche nel monastero di S. Eusebio, poi (1472-82) opere giuridiche: nell'insieme 71 edizioni, tra [...] le quali spicca il Canzoniere del Petrarca (1471). Ebbe come correttore Pomponio Leto, che lo chiamò fidelissimus librorum impressor ...
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Tipografo (sec. 15º-16º), originario di Ratisbona, attivo a Roma (1480-1510). Diede circa 300 edizioni, tra classici latini, bolle pontificie, orazioni e altri scritti, tra cui le Conclusiones DCCCC di [...] Pico della Mirandola (1486), il Missale romanum (1488), la Epistola de insulis Indie supra Gangem nuper inventis, traduzione di una lettera di Cristoforo Colombo (1493). Gli succedette nell'attività tipografica ...
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Teologo e pedagogista (Aresing, Alta Baviera, 1751 - Ratisbona 1832). Prof. di teologia a Ingolstadt (1779), Dillingen (1784) e Landshut (1800), poi vescovo coadiutore (1822) e quindi vescovo (1829) di [...] Ratisbona. Pubblicò opere di teologia, di filosofia morale (in cui criticò il formalismo e il razionalismo kantiani) e di pedagogia (soprattutto nota Über Erziehung für Erzieher, 1807), sotto l'influenza di Pestalozzi. ...
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Musicista (Norimberga 1758 - Parigi 1788). Studiò a Ratisbona e nel 1776 si trasferì a Parigi. Seguace della concezione operistica di Gluck, scrisse le opere La toison d'or (1786) e Démophon (1787), nonché [...] sinfonie, concerti per varî strumenti, quartetti, trii ...
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Uomo politico tedesco (Monaco di Baviera 1915 - Ratisbona 1988); tra i fondatori della Christlich-Soziale Union (1945), ne fu segretario generale (1949-88) e presidente (1961-88). Deputato al Bundestag [...] dal 1949, fu ministro senza portafoglio con incarichi speciali (1953-55), e ministro per le Questioni atomiche (1955-56); come ministro della Difesa (1956-62) guidò la delicata fase della costituzione ...
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Figlio naturale (n. metà sec. 9º - m. Ratisbona 899) di Carlomanno re dei Franchi Orientali, divenne duca di Carinzia (880) e nell'887 fu dai grandi eletto re di Germania, dopo la deposizione di Carlo [...] il Grosso suo zio, da lui provocata. Vinse i Normanni a Lovanio (891), respingendoli dalla Germania, ma non poté frenare le scorrerie degli Ungari, già suoi alleati (892) contro la Moravia. La sua autorità ...
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Botanico, nato a Ratisbona il 10 maggio 1805, morto a Berlino il 29 maggio 1877. Si perfezionò in botanica a Monaco (1827-31) e poi a Parigi (1831-32). Nel 1833 fu nominato professore di zoologia e botanica [...] nella Scuola politecnica di Karlsruhe e nel 1846 di botanica all'università di Freiburg; nel 1850 passò a Giessen e l'anno seguente a Berlino. Abile insegnante, valoroso e profondo investigatore in svariati ...
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corridoio politico
loc. s.le m. Spazio riservato alle relazioni e alle trattative politiche. ◆ Diventa quantomeno imbarazzante tacciare un fesso di essere pollo, deridere uno stolto dandogli del bue o invitare un vile a essere meno pecorone....