Predicatore francescano (Ratisbona prima del 1210 - ivi 1272), il maggiore del Medioevo in Germania. Già notissimo nel 1240, percorse tutta la Germania meridionale, la Boemia (prima del 1253), la Slesia [...] (1257-58), l'Ungheria (1262-63); nel 1263 fu da Urbano IV incaricato, con Alberto Magno, di predicare la crociata e fu a Parigi. Attrasse alla causa del papa il duca Ottone di Baviera (1253). Semplice ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (m. 1126), preposto del duomo di Salisburgo, poi di Magdeburgo; nominato da Enrico V (1105) vescovo di Ratisbona, compì un pellegrinaggio a Roma (1111), sottoscrisse (1122) il concordato [...] di Worms e (1123) le clausole del sinodo lateranense. Scrisse tra il 1106 e il 1115, per il re Colomanno, una Vita Stephani regis Ungarorum, divenuta poi la biografia ufficiale, nella quale utilizzò, senza ...
Leggi Tutto
Francescano (sec. 13º), autore di trattati di edificazione religiosa in versi tedeschi, una vita di s. Francesco (Sanct Franciscken Leben), scritta attorno al 1237-40 sulla traccia di Tommaso da Celano, e un componimento mistico sull'ascesa dell'anima (Tochter Syon), che è datato alla metà del secolo ...
Leggi Tutto
Prelato (Herrnsheim, Worms, 1744 - Ratisbona 1817). Arcivescovo di Magonza (1802) e poi, annessa Magonza alla Francia (1803), di Ratisbona. Appoggiò la politica di Napoleone, accettò la presidenza del [...] Rheinbund e ottenne dal Bonaparte un accrescimento di territorio con la città di Francoforte. Abdicò nel 1813 a tutti i suoi dominî temporali e conservò solo la dignità ecclesiastica di arcivescovo di Ratisbona. ...
Leggi Tutto
Teosofo (Ratisbona 1638 - Amsterdam 1710). Fu procuratore a Spira e avvocato a Ratisbona. Nei Paesi Bassi risentì fortemente l'influsso del mistico F. Breckling. Espulso da Ratisbona e giunto, dopo varie [...] peripezie, ad Amsterdam, ebbe modo di conoscere gli scritti di Jacob Böhme che egli poi tradusse. Le idee e la dottrina ascetica di G. sono raccolte nell'opera Theosophia practica (post., 1722). Suoi seguaci ...
Leggi Tutto
Apologista (Bruxelles 1736 - Ratisbona 1802); gesuita, svolse in Belgio e in Lussemburgo intensa attività letteraria contro le dottrine giurisdizionalistiche (febronianismo, giuseppinismo) dirigendo, dopo [...] la soppressione della Compagnia (1773), il Journal historique et littéraire; con la Rivoluzione si rifugiò a Paderborn e Ratisbona. Compilò anche un Dictionnaire historique (6 voll., 1781) che ebbe numerose edizioni e dal 1833 assunse il titolo di ...
Leggi Tutto
Monaco (Ratisbona 1029 - Zell 1093). Fu arcidiacono della cattedrale di Frisinga e accompagnò Enrico III, suo padrino, a Roma (1046). Monaco a Cluny (1061) diresse varî conventi cluniacensi, tra i quali [...] quello di Zell nella Foresta Nera. Scrisse in tre libri le Consuetudines cluniacenses ...
Leggi Tutto
Canonico regolare a Ratisbona (sec. 12º). Fu energico sostenitore del programma di Gregorio VII, di cui scrisse (1128) la Vita, che è fonte molto importante per la biografia di quel pontefice. Entrato [...] nel monastero di Bernried (Bassa Baviera) di recente fondazione (1122), ottenne per esso una bolla; più tardi fu nel monastero di St. Mang ...
Leggi Tutto
Esegeta cattolico (Illkofen, Ratisbona, 1809 - Monaco 1872); allievo di I. Döllinger e J. A. Möhler a Monaco, trasse da quest'ultimo uno spiccato interesse per l'esegesi patristica; prof. a Monaco di teologia [...] (1837), poi di esegesi del Nuovo Testamento (1839). Tra i suoi studî: Commentar zum Briefe an die Römer (1845); Editio graeco-latina Novi Testamenti (1847); Einleitung in die canonischen Bücher des Neuen ...
Leggi Tutto
Erudito, teologo e polemista (m. Ratisbona 1374). Diresse (1340) la scuola di S. Stefano a Vienna, e passò a Ratisbona (1342 circa), parroco e poi canonico di S. Ulrico. È noto per il Buch der Natur, un'opera [...] enciclopedica composta (1350 circa) sul De naturis rerum di T. da Cantimpré. Polemizzò con Marsilio da Padova (Oeconomica, 1353) e con Occam (De translatione imperii, 1355). Espose le sue idee filosofico-religiose ...
Leggi Tutto
corridoio politico
loc. s.le m. Spazio riservato alle relazioni e alle trattative politiche. ◆ Diventa quantomeno imbarazzante tacciare un fesso di essere pollo, deridere uno stolto dandogli del bue o invitare un vile a essere meno pecorone....