Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] produca il discorso scritto, dimenticandoci invece che è proprio l’inverso: è la scrittura la causa di quella razionalità che per ragioni culturali riteniamo essere l’elemento essenziale dell’uomo. Anzitutto perché l’alfabeto traduce in qualcosa di ...
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Oltre al testo poetico in sé, cioè l’oggetto mirabile, però Patrizi si sofferma anche sull’analisi dell’effetto psicologico (inteso come reazione dell’anima) che questo produce [...] condizione propria dell’uomo: se conoscesse tutte le cause del reale sarebbe un dio, se ignorasse ogni tipo di ricerca razionale non sarebbe altro che un animale incapace di provare piacere cognitivo. Il fatto medesimo che l’uomo provi piacere verso ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...
razionale In matematica, numeri r. sono i numeri interi e frazionari, che esprimono il rapporto di due grandezze commensurabili. Originariamente si pensava (guidati dall’idea che ogni figura geometrica fosse costituita da un numero finito di...
razionale
Marta Cristiani
Definisce prima di tutto, in D., la parte più elevata dell'anima, perfettissima di tutte l'altre (Cv III Il 14), che riassume in sé e perfeziona l'anima vegetativa e sensitiva, da cui è, nell'ordine, preceduta, secondo...