Architetto finlandese (n. Savonlinna 1949). Titolare dal 1974 con Marku Komonen (n. Lappeenranta 1945) dello studio Heikkinen & Komonen, è con lui uno dei più autorevoli rappresentanti di una generazione [...] di architetti finlandesi formatasi negli anni Settanta secondo i dettami del razionalismo strutturale, spesso in antitesi alla lezione di A. Aalto. Tra le opere più significative si ricordano: Terminal dell'aeroporto di Rovaniemi (1992); sede dell' ...
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Scultore (Torino 1719 - ivi 1794). Membro della torinese Compagnia di S. Luca dal 1756, lavorò con varî architetti e con C. F. Beaumont. La sua ampia produzione in legno e cartapesta, generalmente d'uso [...] liturgico, passò da un primo naturalismo scenografico a un razionalismo neoclassico. Furono suoi collaboratori il fratello Giuseppe Maria (m. 1763) e il nipote Giovanni (m. 1793). ...
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Weber, Max
Francesco Tuccari
Il grande studioso della società capitalista
Il tedesco Max Weber, studioso dai molteplici interessi, ha esercitato una profonda influenza sulle scienze storiche, sociali, [...] politiche e filosofiche del Novecento. Al centro della sua opera sta la grande questione dello sviluppo del razionalismo nella civiltà occidentale
Le ricerche
Max Weber nacque a Erfurt nel 1864. Studiò giurisprudenza, storia ed economia politica e ...
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Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] 1706), eccettuati gli anni 1723-41 in cui fu all'univ. di Marburgo, essendo stato espulso dalla Prussia per il suo razionalismo e per gli intrighi di colleghi. Allievo di Leibniz a Lipsia, ne è considerato il continuatore tanto nel campo dell'etica ...
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Teologo protestante (Eschenbergen 1771 - Coblenza 1841), professore di lingue orientali a Jena (1803), di teologia a Breslavia (1812) e a Bonn (1819), direttore concistoriale a Coblenza; collaborò con [...] W. M. de Wette alla nuova traduzione della Bibbia (Heidelberg 1809-14); combatté in teologia il razionalismo; in questioni di liturgia e diritto ecclesiastico polemizzò con Schleiermacher; vanno ricordati i suoi lavori di archeologia cristiana. ...
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Teologo e pedagogista (Aresing, Alta Baviera, 1751 - Ratisbona 1832). Prof. di teologia a Ingolstadt (1779), Dillingen (1784) e Landshut (1800), poi vescovo coadiutore (1822) e quindi vescovo (1829) di [...] Ratisbona. Pubblicò opere di teologia, di filosofia morale (in cui criticò il formalismo e il razionalismo kantiani) e di pedagogia (soprattutto nota Über Erziehung für Erzieher, 1807), sotto l'influenza di Pestalozzi. ...
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Vescovo anglicano di Natal (Africa meridionale), nacque a Saint-Austell (Cornovaglia) il 24 maggio 1814. Studiò a Cambridge, e vi professò matematica dal 1841 al 1846. Fu poi promosso al vescovato di Natal [...] (1853). Malgrado il suo razionalismo, per il quale venne colpito di scomunica (1865) dall'arcivescovo di Capetown Gray, il C. riuscì a conservare la sede episcopale di Natal ove morì il 20 giugno 1883.
Tra le varie sue opere, quasi tutte di soggetto ...
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CASTIGLIA, Benedetto
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 31 marzo 1811 da Francesco e da Anna Maria Puccio.
Laureatosi in giurisprudenza, esercitò per qualche tempo l'avvocatura. Allievo di D. Scinà, [...] ebbe una formazione culturale ispirata all'empirismo e al razionalismo di tipo illuministico, per cui predilesse il Romagnosi, molto letto nella prima metà dell'Ottocento in Sicilia, e che egli massimamente ammirò e difese dalle "malignità" a cui era ...
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Poeta e giornalista catalano (Barcellona 1893 - ivi 1987). Nella sua lirica, la tradizione dei trovatori, degli stilnovisti e di A. March si fonde magistralmente con le tecniche e con le innovazioni proprie [...] della poesia surrealista: la libertà creativa e l'immaginazione onirica si stemperano nel razionalismo delle scuole poetiche medievali. Tra le sue raccolte ricordiamo: Sol i de sol (1945), che comprende liriche scritte tra il 1913 e il 1927; Les ...
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LOCKE, John
Armando CARLINI
Filosofo inglese, nato nel 1632 a Wrington, nel Somersetshire, di famiglia puritana. Suo padre prese parte alla guerra civile nel 1642, militando nell'esercito del Parlamento. [...] con puri ragionamenti; dall'altro, di far posto anche a quella forma di conoscenza che si fonda non su un procedimento razionale, ma sulla probabilità. Conoscere, infine, è esser certi di una verità: ora, di certezza possono esserci varî gradi. La ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...