Architetto e urbanista olandese, nato a Groninga nel 1914. Professionista della corrente neorazionalista. È associato dal 1948 con J.H. van den Broek e con lui ha eseguito moltissime opere sia in Olanda [...] di Cor van Eesteren all'Istituto superiore di urbanistica di Amsterdam, acquistando con lui una conoscenza approfondita del razionalismo europeo e in particolare del movimento De Stijl. Opere di rilievo: Rotterdam, Centro artistico 'T. Venster, 1947 ...
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LODOLI, Carlo
Vincenzo Golzio
Teorico d'arte, nato a Venezia nel 1690, morto nel 1761. F. Algarotti e F. Milizia trassero partito dalle sue idee. Pure senza nulla scrivere, si compiacque di teorizzare [...] fabbricare con solidità scientifica e con eleganza non capricciosa, Roma 1786).
Il L. precorre il moderno razionalismo dell'architettura: disapprova le facciate che hanno soltanto una funzione decorativa, invece di rispondere alla struttura interna ...
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STASINO (Στασῖνος, Stasinus)
Carlo GALLAVOTTI
Poeta greco nativo di Cipro, che noi conosciamo soltanto come colui al quale gli antichi attribuivano, senza un reale fondamento, anzi con molti dubbî e [...] attribuiva questo poema, come gli altri poemi ciclici, ad Omero stesso. Già Erodoto (II, 117) sostiene, con un barlume di razionalismo, che il poema non può essere di Omero in base a contraddizioni di fatto con l'Iliade; più giustamente Aristotele ...
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Architetto tedesco (Rheine 1933 - Berlino 2004). Una delle personalità chiave nella ricostruzione della Berlino postbellica sia per l'approccio teorico complessivo al tema urbano, sia per i progetti elaborati, [...] critica degli aspetti morfologici e tipologici dell'architettura urbana.
Ha elaborato un linguaggio progettuale, da lui definito razionalismo poetico, con elementi puristi, che ha divulgato anche attraverso i suoi saggi, tra i quali ricordiamo 750 ...
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ŚNIADECKI, Jan
Giovanni Maver
Scrittore e scienziato polacco, nato il 29 agosto 1756 a Żnin nella Grande Polonia, morto a Jaszuny presso Vilna il 21 novembre 1830. Studiò in patria e all'estero (Gottinga, [...] 1824 diresse l'Osservatorio astronomico a Vilna), fu in Polonia, per alcuni decennî, uno dei principali rappresentanti del razionalismo, e come tale avversò i romantici (O pismach klasycznych i romantycznych, Sugli scritti classici e romantici, 1819 ...
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Perelman, Chaim
Perelman, Chaïm
Filosofo polacco (Varsavia 1912 - Bruxelles 1984). Insegnò nell’Università libera di Bruxelles. La sua ricerca è rivolta a determinare la natura specifica e i limiti [...] , l’etica, nonché la filosofia nel suo complesso, si servono come strumenti di ragionamento di prove non dimostrative e tuttavia razionali. La teoria dell’argomentazione ha dunque il compito di individuare e di analizzare la struttura di queste prove ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] ma solo una parte limitata dei farmaci diventa medicamento.
Aspetti storici
di Vittorio Alessandro Sironi
1.
Dai farmaci empirici al razionalismo greco e romano
La ricerca di rimedi al dolore e alle malattie ha stimolato le capacità dell'uomo fino ...
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Architetto tedesco (Aquisgrana 1886 - Chicago 1969). Presidente del Novembergruppe (1923), vicepresidente del Deutscher Werkbund (1926-31) e direttore artistico del programma per l'allestimento del quartiere [...] (1940-58). Autore di opere caratterizzate da forme lineari e da elegante semplicità, è stato uno dei maggiori esponenti del razionalismo.
Vita e opere
Scalpellino nella bottega del padre all'età di 13 anni e quindi disegnatore di stucchi, lasciò la ...
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Storico della filosofia italiano (Fiume 1909 - Trieste 1976), prof. (dal 1962) di storia della filosofia nell'univ. di Trieste e quindi (dal 1970) di storia della filosofia medievale nell'univ. di Roma. [...] , su Callimaco Esperiente e Lorenzo Valla. Altri suoi importanti nuclei di ricerca furono il cartesianesimo e lo spinozismo, il razionalismo settecentesco e l'idealismo tedesco. Rilevante anche la sua attività di editore di testi, tra i quali il De ...
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Il concetto di condizione è originariamente confuso con quello di causa. Lo stesso Aristotele fa della potenza, che è l'insieme delle condizioni necessarie all'esistenza determinata dell'essere, attraverso [...] causa. Solo attraverso il sillogismo ipotetico degli stoici si affaccia il concetto di condizione, non ancora il termine. Nel razionalismo spinoziano invece la causa tende a trasformarsi in condizione, in quanto il reale come totalità è causa sui, e ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...