La storiografia tra passato e futuro
Pietro Rossi
Per tutto l’Ottocento, e ancora nella prima metà del Novecento, la storiografia è stata in prevalenza storiografia nazionale, nel senso che gli storici [...] Weber, che si proponeva di studiare l’etica economica delle religioni universali e di far emergere la peculiarità del «razionalismo» occidentale. Ma la stessa esigenza veniva fatta valere dalla nuova scuola delle «Annales», che già nel 1928 avanzava ...
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La Massoneria
Fulvio Conti
Le origini della moderna Massoneria speculativa risalgono al 1717, quando le logge inglesi si riunirono a Londra per dar vita a un’istituzione comune, la Gran loggia, sorta [...] Novecento affiorarono però nuove correnti spiritualiste e gruppi teosofici, che esprimevano un moto di repulsione verso il razionalismo positivista imperante nel periodo precedente e verso la degenerazione di un certo modo d’intendere l’esperienza ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] per la storiografia ecclesiastica del soprannaturalismo, i cui metodi, all’inizio, non differivano da quelli del contemporaneo razionalismo, e che valutava i motivi degli attori storici prevalentemente sulla base di un’analisi del potere politico. Lo ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] in Italia, la preparazione e poi la firma dei Patti nel 1925.
Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano Guéranger
Prima di passare a esaminare i giudizi espressi dai modernisti sulla personalità e sull ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Claudio Leonardi
Francesco Santi
Claudio Leonardi ha segnato il panorama della storiografia del nostro tempo per l’energia delle iniziative intraprese, che hanno guadagnato agli studi sul Medioevo latino [...] dell’inizio di ogni emergenza. Intanto, poteri diversi da quelli che erano in grado di avere rapporto con la razionalità conquistavano sempre maggiore spazio e tutto ciò conduceva inevitabilmente a nuove e più gravi crisi.
Alla fine del secolo, nell ...
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CORDOVA, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Aidone (Caltanissetta) il 1° maggio 1811 da Francesco e da Giuseppa Cordova, discendenti entrambi dal nobile catalano Pedro de Cordova y Aguilar. Affidato [...] d'un importante filone di cultura siciliana e dei suoi collegamenti informali con la migliore cultura europea, quella del razionalismo laico e della reazione al cattivo gusto barocco. Il sottinteso senso politico del saggio poteva essere l'auspicio d ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] come abito eminentemente dialettico e speculativo, lontano per sua natura da intenti compilatori, è espressione di un razionalismo che si basa sull'intrinseca concordanza fra principî filosofici e assiomi giuridici, "concordia Aristotelis et Corporis ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] attraverso la sua attività didattica ebbe una durevole influenza, imponendo un tonalismo naturalista, sostenuto da una ricerca razionale di formule predeterminate per definire e tradurre impressioni visive. Tra gli allievi di A. Dattilo Rubbo (1871 ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] moderno. Di una certa influenza negli anni 1950 fu l’insegnamento di E. Batista, che proponeva una versione del razionalismo adattata al clima e ai materiali locali. Con la rivoluzione del 1959 s’impongono nuove esigenze nell’ambito dell’edilizia ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] stato sottolineato da R. Colapietra, che aveva nella sua biblioteca i testi dell'illuminismo europeo e le opere degli esponenti del razionalismo e del giusnaturalismo; ma, se anche li aveva letti, non se ne trova traccia - nel passato e meno ancora a ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...