VILMAR, August Friedrich
Teologo protestante, nato il 21 novembre 1800 a Solz (Assia Elettorale), morto a Marburgo il 3 luglio 1868. S'iniziò agli studî sotto la guida di suo padre e li compì a Marburgo [...] dal pietista Tholuck - un'assai viva interiore esperienza mistica e una intima ripugnanza per la mentalità razionalistica.
Ma lo sviluppo ulteriore della teologia protestante, seguendo piuttosto l'indirizzo liberale e unificatore dello Schleiermcher ...
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MORHOF, Daniel Georg
Giuseppe Zamboni
Critico, poligrafo, poeta tedesco, nato nel 1639 a Wismar, morto nel 1691 a Lubecca. Fece ripetuti viaggi in Olanda e Inghilterra; fu professore a Rostock, poi [...] da Boileau: con Chr. Weise e Wernicke (suo discepolo) egli fu uno degli scrittori che iniziarono con mentalità razionalistica la reazione alla poesia barocca. Sollevando a norma la chiarezza, "il naturale e ragionevole", contrapponendo al marinismo ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] e di A. Ritschl in Germania, il quale fondò una nuova scuola teologica, che pur volendo restare luterana, è tutta razionalistica e soggettiva. Questa ebbe poi una forte preponderanza in quasi tutte le facoltà di teologia protestante delle università ...
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PROMETEO (Προμηϑεύς, Prometheus)
E. Paribeni
Titano, figlio di Giapeto e di Gaia-Themis o secondo altre fonti di Klymene o di altre madri. E poiché Giapeto è fratello di Kronos, si ha l'impressione, [...] di terra e di acqua; come donatore agli uomini del fuoco sottratto di nascosto a Zeus (e quindi simbolo di rivolta razionalistica contro gli dèi in età posteriore). Zeus in punizione lo avrebbe fatto incatenare da Efesto a una vetta del Caucaso, dove ...
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BROGNOLI, Antonio
Amedeo Quondam
Nato a Brescia il 21 dic. 1723 da Alfonso e Teodora Olivi, studiò nei collegi dei gesuiti, prima a Brescia, poi a Milano, ove si dedicò alla filosofia, infine a Parma, [...] alla filosofia un compito essenzialmente pratico, il cui criterio massimo d'esplicazione consiste nel concetto del buon senso, motivato razionalisticamente al grado minimo. E infatti non a caso il canto VIII ripropone la polemica contro i medici, e ...
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semiotica
Dal gr. σημειωτική «studio, esame dei segni», scienza dei segni linguistici e non linguistici. Il termine, proposto da Peirce e Morris, è sinon. di semiologia (➔) anche se il suo uso è più [...] nei trattati dei modisti del 13°-14° sec. (R. Bacone, Sigieri di Courtrai, Tommaso di Erfurt) e nella linguistica razionalistica e ‘cartesiana’ di Port-Royal, ricostruendone le vicende fino a Settecento inoltrato, da Bacone, Hobbes e Leibniz a Locke ...
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Scienziato e scrittore tedesco (Ober Ramstadt, Darmstadt, 1742 - Gottinga 1799). Come scienziato, il suo nome è legato a una serie di osservazioni e di esperienze nel campo della elettrostatica (tra cui [...] con spregiudicatezza i temi apparentemente più disparati, per proporre una sua visione a tutti i livelli umanistico-razionalistica, in avversione al misticismo in qualunque forma proposto o insinuato. Fra i suoi scritti più significativi Timorus ...
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TOLAND, John
Teologo e politico, nato cattolico a Londonderry (Irlanda) nel 1670, morto a Putney nel 1722. Nel 1687 divenne protestante, e accolse le dottrine presbiteriane; un soggiorno in Olanda, contatti [...] , identificando questi ultimi con i Nazarei; e nel Tetradymus (1720) diede un esempio d'interpretazione razionalistica dei miracoli biblici. Uno scandalo anche maggiore provocò il Pantheisticon, sive formula celebrandae sodalitatis socraticae, perché ...
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Luigi Luzzatti e Venezia
Paolo Pecorari
La doppia nascita
A Venezia Luigi Luzzatti nasce, si potrebbe dire, due volte, anagraficamente e culturalmente: anagraficamente, il 1° marzo 1841, nell’antico [...] sulla dimensione interiore di ogni opzione di fede(3).
Verso i sedici anni Luzzatti matura una «presa di coscienza razionalistica e laica» che lo porta ad allontanarsi dal giudaismo, in cui, fin dalla prima infanzia, lo ha indottrinato Moisè ...
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(App. III, I, p. 60)
Poeta spagnolo, morto a Madrid il 14 dicembre 1984. Nel 1977 gli è stato concesso il Premio Nobel per la Letteratura, che va ad aggiungersi al Premio Nacional de Literatura assegnatogli [...] sul piano linguistico (la scoperta del paradosso come unico mezzo di opposizione nei confronti della logica razionalistica e di espressione dell'ineffabile poetico). Ricordiamo inoltre Diálogos del conocimiento (1974; trad. it. 1978), che ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...