Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] più pessimiste, crudeli e cupe, centrate sulla corruzione e sul degrado urbano. In esse l'ordine razionalistico del giallo tradizionale viene destrutturato, in particolare scegliendo come protagonisti vittime e criminali, e deviando radicalmente ...
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Magna Grecia
Emanuele Lelli
La splendida civiltà dei Greci d’Italia
Dall’8° secolo a.C. numerose città della Grecia iniziano a fondare colonie nel Mediterraneo occidentale, in particolare in Italia [...] colonie, che rimasero sempre orgogliose della propria indipendenza e identità.
Da Napoli a Elea: la nascita del pensiero razionalistico
I primi Greci a sbarcare sulle coste tirreniche dell’Italia vengono dalla grande isola di fronte ad Atene, l ...
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ragione
Dal lat. ratio («calcolo», «rapporto»). Termine con cui Cicerone tradusse il greco λόγος e che conserva di quest’ultimo diversi significati, indicando la disposizione intrinseca e ideale di una [...] , si viene a riproporre con accentuata gravità: l’opposizione, intorno alla metà del 18° sec., fra la metafisica razionalistica del leibniziano Wolff e la riconduzione della r. a esperienza, credenza e abitudine, sconfinante talvolta in un vero e ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] e consumato la vita delle emozioni, e in cui la funzione critica degli individui sarebbe degenerata in un delirio razionalistico (Polemiche psicoanalitiche con museo di errori di G. De Ruggiero, in Il Saggiatore, febbraio 1932, pp. 496-502; Il ...
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IGNAZIO della Croce (al secolo Ignazio Danisi)
Serena Veneziani
Nacque nel 1718 a Castellaneta, presso Taranto, da Nicola Danisi e Agata Mari. Alcuni biografi (De Tipaldo, Perini, Villani, Morei) gli [...] manuale per gli studenti di teologia, trattano ampiamente della realtà della rivelazione; dopo averne dimostrato la necessità contro il teismo razionalistico di Voltaire, I. la difende dalle accuse di avversari di ogni genere e di tutti i tempi, ma ...
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Dal gr. εμπειρία («esperienza»). In generale, atteggiamento filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Tradizionalmente considerato nelle storie della filosofia in opposizione a «innatismo» [...] era già appuntata la critica demolitrice di Berkeley. L’indagine del filosofo scozzese culmina nella dissoluzione del principio razionalistico di causalità. Le connessioni causali e il principio di uniformità della natura, che su quelle si basa, non ...
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Filosofo, nato a Dysert, nella contea di Kilkenny (Irlanda), il 12 marzo 1685, da famiglia d'origine inglese. Nel 1700 entrò al Trinity College di Dublino, nel quale rimase poi come maestro (successivamente [...] voluminosa, in cui riprende la polemica contro i liberi pensatori. Comincia di qui la trasformazione in senso razionalistico e neoplatonico (riallacciandosi alla scuola fiorita a Cambridge prima dell'empirismo lockiano) della sua filosofia precedente ...
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MATERIALISMO
Delio Cantimori
. Materialismo storico (XXII, p. 563). - Nel periodo dal 1917-20 al 1948 si sono definite due principali linee di sviluppo del materialismo storico, distinte, e spesso contrapponentisi [...] immediata, e tendono inoltre a interpretare o ad elaborare più o meno il momento materialistico in senso razionalistico e immanentistico (Lefebvre), in senso naturalistico e meccanicistico (N. Bucharin), in senso critico-realistico-riformistico (R ...
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Autore di una storia delle imprese di Alessandro Magno in dieci libri pervenuta all'epoca di Carlo Magno in un solo esemplare mancante dei primi quaderni e di altri fogli che contenevano la fine del quinto [...] inferiore a quello relativo alle persone e ai fatti; lo scetticismo verso il meraviglioso, secondo lo spirito fondamentalmente razionalistico della tradizione pseudostorica. Assai largo è il campo per l'eloquenza, nella quale il retore, ben dotato ...
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RAGION DI STATO
C. Cand.
. Il termine "ragion di stato" entrò nell'uso intorno al 1550 e servì comunemente a designare la politica intesa come scienza fornita di regole proprie e ubbidiente a una propria [...] alla ragion di stato diminuirono per poi cessare del tutto, sostituite dal nuovo indirizzo giusnaturalistico e razionalistico della politica. Bisogna tuttavia riconoscere che, pur nella sua incertezza logica, pur nel suo apparente antimachiavellismo ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...