BROGI, Giuseppe
Amedeo Quondam
Nato a Roma il 1º genn. 1702 da Domenico, capomastro muratore, e da Alessandra Maria Villegiardi, studiò dapprima presso i padri delle scuole pie, poi, all'età di dodici [...] del B. al genere dell'eloquenza sacra, recepito nella sua struttura non modificabile: cosicché tra l'impegno arcadico - razionalistico al livello minimo, ma pur sempre antiretorico, almeno nei confronti della tradizione barocca - e questa prova di ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] con l'autonomia e l'uguaglianza dei soggetti: già Alexis de Tocqueville (1805-1859) constata che l'assetto razionalistico delle forme di governo postrivoluzionarie riproduce e potenzia il centralismo autoritario dell'antico regime; e accanto a questa ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] con la Rivoluzione e Napoleone, quando la Ginevra cui facevano riferimento era «ormai guadagnata al neo-socinianismo razionalistico»6; saranno ‘risvegliati’ con Charles Beckwith e con il suo impegno laico, tipico del Revival anglosassone (ma ...
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IGNAZIO della Croce (al secolo Ignazio Danisi)
Serena Veneziani
Nacque nel 1718 a Castellaneta, presso Taranto, da Nicola Danisi e Agata Mari. Alcuni biografi (De Tipaldo, Perini, Villani, Morei) gli [...] manuale per gli studenti di teologia, trattano ampiamente della realtà della rivelazione; dopo averne dimostrato la necessità contro il teismo razionalistico di Voltaire, I. la difende dalle accuse di avversari di ogni genere e di tutti i tempi, ma ...
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FAGNANI BONI, Prospero
Diego Quaglioni
Nacque a Sant'Angelo in Vado (od. prov. di Pesaro e Urbino) nel 1588.
La data del 1598, che si legge nella Geschichte... dello Schulte, sembra frutto di un banale [...] Con ciò il F. si fece assertore di una certezza in ambito morale del tutto lontana da quella, di stampo schiettamente razionalistico, fondata sopra una ratio formale ed autoevidente; ma si trattava pur sempre di una certitudo che, senza pretendere di ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] in ottavo) e in versione francese, opera di «un assoluto indifferentismo dogmatico, quasi alle soglie d’un teismo razionalistico», come ebbe a definirla Delio Cantimori nella voce del Dizionario biografico degli Italiani dedicata ad Aconcio (I, Roma ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] del suo potenziale mentale, concepito come una forma essenzialmente intuitiva di pensiero, in contrapposizione al carattere razionalistico, visto come tipico della tradizione filosofica e della cultura scientifica occidentali.
Di fatto, questi due ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] crescente scristianizzazione della società e della cultura, intravista da alcuni perfino nella teologia accademica di stampo 'razionalistico' o 'sociniano'31. In parte, il Risveglio si tradusse anche in una riscoperta delle identità confessionali ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] , specie con una delle sue opere più note, La guerra del Vespro siciliano (1842), ispirata da un materialismo razionalistico che, trasferito sul terreno della lotta politica di quegli anni, si traduceva nell’affermazione di una prospettiva laicista e ...
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ACONCIO (Acconcio, Aconzio, Conzio, Concio, Acontio, Contio, Aconcius, Acontius, Contius, Concius), Iacopo (Giacomo)
Delio Cantimori
Nato o a Trento o a Ossana in Val di Sole, fra il 1492 e il 1520, [...] del Castellion di circa dieci anni prima sono allargate in un assoluto indifferentismo dogmatico, quasi alle soglie d'un teismo razionalistico; il che lo fece considerare amico da parte dei socinianì.
Il Ramo, pur così riservato verso il De Methodo ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...