WESTMAN, Karl
Axel Romdahl
Architetto, nato a Upsala nel 1866, morto a Stoccolma nel 1936. Fu un esponente di primo piano dell'architettura nazionale svedese in laterizî, risalente ad antiche tradizioni [...] svedesi, ma con caratteri di una razionalità e sobrietà severa in contrasto con le tendenze più romantiche di Ragnar Östberg suo contemporaneo. Il W. costruì la casa dell'associazione dei medici e il palazzo di giustizia in Stoccolma, il museo di ...
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Parte della teoria economica che si propone di analizzare il funzionamento dell’economia attraverso il comportamento dei singoli agenti. Si differenzia quindi fortemente dalla macroeconomia, che invece [...] investiga sugli aggregati economici. In m. si assume che gli individui siano dotati di una piena razionalità, siano cioè consci del funzionamento dell’economia, conoscano le loro preferenze ed effettuino quindi scelte ottimali per il raggiungimento ...
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Filosofo e sociologo tedesco (n. Düsseldorf 1929). Allacciandosi alle tesi della scuola di Francoforte e al pensiero di C. S. Peirce, ha dato risalto ai problemi della comunicazione e alla funzione dell'opinione [...] agire comunicativo, 1986), in cui ha sviluppato tre direttive di ricerca: la prima incentrata su un concetto di 'razionalità cognitiva' che 'si oppone alle semplificazioni cognitive-strumentali della ragione', la seconda indagante il tentativo di una ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] orientata all’elaborazione di programmi non solo conoscitivi ma anche di azione politica, in particolare contro la razionalità del capitalismo maturo e i suoi strumenti tecnologici e consumistici di dominio sulle masse. Il movimento dei francofortesi ...
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Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Vincitore del premio Nobel nel 1994 (con J. Nash e R. Selten) per la sua "analisi pionieristica degli equilibri nella [...] etica in grado di spiegare le preferenze morali individuali alla luce degli aspetti universalistici scaturiti dai principi di razionalità e utilità sociale.
Vita e pensiero
Dopo la laurea in farmacia conseguì il dottorato in filosofia all'università ...
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Filosofo (n. Foligno 1940). Prof. di filosofia del linguaggio all'univ. di Padova (1974-86) e (dal 1987) di metodologia delle scienze sociali alla LUISS. Tra i suoi scritti: K. R. Popper (1972), Teoria [...] unificata del metodo (1981), Teoria della razionalità e scienze sociali (1989), Cattolici a difesa del mercato (1995), L'agonia dei partiti politici (1999), Liberali e solidali: la tradizione del liberalismo cattolico (2006); L'attualità del pensiero ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Economia e criminalità
Ernesto U. Savona
Introduzione
Motivi economici sono spesso alle origini di comportamenti criminali orientati al profitto. Il comportamento criminale, a esclusione di quello provocato [...] riducendo anche in questo caso il numero dei reati.
La formula di Becker spiega il comportamento di un ipotetico criminale razionale informato sui costi e benefici delle sue decisioni, in grado cioè di valutare se e quando commettere un'azione ...
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Frontiere della ricerca economica
John Barkley Rosser Jr
Premessa
La ricerca economica di ‘frontiera’ del 21° sec. è entrata nell’era postneoclassica. Sebbene la maggior parte dei libri di testo, specialmente [...] del 20° sec., ma che andò fuori moda nel momento in cui si ritenne che il modello economico di agente razionale offrisse un paradigma migliore per le scienze sociali in generale. In particolare, Matthew Rabin (1993) e altri autori hanno sostenuto ...
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Filosofo e sociologo tedesco (Stoccarda 1895 - Norimberga 1973). È ritenuto il fondatore della "teoria critica", cioè di un marxismo di ispirazione hegeliana, che utilizza alcuni concetti della psicoanalisi [...] un atteggiamento critico nei confronti della cultura e della scienza e di definire una proposta politica per una riorganizzazione razionale della società. La "teoria critica" - così H. definiva la propria concezione - ha il compito di denunciare la ...
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Etnometodologia
Pier Paolo Giglioli
Definizione del termine
Il termine 'etnometodologia' è stato coniato da un sociologo americano, Harold Garfinkel, per designare una teoria dell'azione sociale ispirata [...] e giustificano i loro corsi di azione. Quindi va analizzata in quanto tale, non come una forma degradata della razionalità scientifica massimizzante.
Le analisi di Schütz hanno un intento dichiaratamente filosofico. Dal suo primo lavoro su Weber fino ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...