LANGOSCO, Giovanni Tommaso
Alice Raviola
Nacque probabilmente a Stroppiana, presso Vercelli, all'inizio del XVI secolo; non è noto il nome della madre. Esponente di uno dei rami della famiglia, del [...] tra il 1562 e il 1564), dal controllo dei lavori per la costruzione della cittadella di Torino al problema della razionalizzazione fiscale e daziaria del Ducato.
Uno dei temi predominanti della corrispondenza nei suoi ultimi anni è l'andamento del ...
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EDOARDO, conte di Savoia, detto il Liberale
Cristina La Rocca
Figlio primogenito del conte di Savoia Amedeo V e di Sibilla di Bâgé, nacque a Bâgé nella Bresse (Francia) l'8 febbr. 1284- Iniziò la sua [...] E. rappresenta, in un certo senso, la situazione ambigua e precaria dei suoi tempi, pur con le sostanziali premesse alla razionalizzazione e all'organizzazione dei domini sabaudi in un vero e proprio Stato.
Bibl.: Extraits de documents rélatifs à l ...
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FERRILLO, Mazzeo
Filomena Patroni Griffi
Appartenente a una famiglia patrizia napoletana ascritta al "sedile" di Porto, che aveva fondato la chiesa di S. Maria delle Anime, nacque nella prima metà del [...] in Napoli nobilissima, XXIII (1984), 3-4, p. 135; M. Del Treppo, Ilre e il banchiere. Strumenti e processi di razionalizzazione dello Stato aragonese di Napoli, in Spazio, società, potere nell'Italia dei Comuni, a cura di G. Rossetti, Napoli 1986, pp ...
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CORRADO IV, re dei Romani, di Sicilia e di Gerusalemme
Gerhard Baaken
Nacque il 25 (o il 26) aprile del 1228 ad Andria in Puglia, secondogenito dell'imperatore Federico II e di Iolanda di Brienne, figlia [...] 'inizio del governo di C. IV, erano ispirate indubbiamente al modello siciliano e dimostrano una tendenza alla razionalizzazione che, peraltro, era difficilmente realizzabile nel "regnum Teutonie" data la sua struttura essenzialmente feudale.
C. IV ...
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DELLA TORRE, Francesco
Gino Benzoni
Nacque nel 1519 da Giovanni Febo detto il Giovane (1462-1547) - a sua volta figlio di quel Febo il Giovane più volte capitano di Gorizia al quale il conte di questa, [...] le terre arciducali (quindi anche la sua amata Gradisca) a destra di questo. Il D. subodora, dietro l'apparente razionalizzazione volta ad eliminare il contenzioso, la malizia di chi, con poca spesa, ambisce ad incamerare una settantina di villaggi e ...
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CORNER, Girolamo
Renzo Derosas
Nacque il 20 ott. 1562 da Giorgio di Girolamo e da Elena Contarini di Giustiniano; ebbe un fratello, Marco (1565-1583), ed una sorella, che fu badessa nel monastero di [...] del suo generalato, procedette dunque ad un drastico ridimensionamento delle milizie ed avviò una profonda riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture gerarchiche e amministrative.
Nella relazione presentata il 30 genn. 1624, il C. espose in ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] limiti e delle carenze della presenza italiana nel continente nero si risolveva ormai in proposte di potenziamento e razionalizzazione, sull'esempio delle nazioni che vi avevano più consolidate radici.
Agli atti dell'inchiesta, pubblicati nel 1904 a ...
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FRANCESCO Farnese, duca di Parma e Piacenza
Marina Romanello
Nacque a Parma il 19 maggio 1678, secondogenito del duca Ranuccio II e della sua terza moglie Maria d'Este. Fu chiamato a succedere al padre [...] Stati. La causa era soprattutto la legislazione anticlericale che, in Spagna come altrove, una progressiva razionalizzazione statale imponeva necessariamente. Forte dell'appoggio incondizionato della coppia reale spagnola, fu soprattutto grazie all ...
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FONTANELLI, Achille
Livio Antonielli
Nacque a Modena il 18 nov. 1775 dal marchese Alfonso e da Paolina Cervi. Il padre, generale e ministro della Guerra del Ducato estense, morì nel 1777. Per i primi [...] manifestare appieno le notevoli capacità organizzative e politiche.
In primo luogo va ascritta a suo merito una razionalizzazione profonda degli uffici ministeriali che eliminò sovrapposizioni di competenze e incertezze operative; a ciò si aggiunse ...
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FOVEL, Nino (Natale) Massimo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cittaducale, in provincia di Rieti, il 15 ott. 1880 da Giuseppe e da Giannina Costantini. Laureatosi in giurisprudenza, approfondì gli studi economici [...] , furono analizzate da Gramsci, che vi colse analogie con l'americanismo, nel senso di un tentativo comune di razionalizzazione e di modernizzazione del capitalismo.
L'affermazione di teorie eterodosse, l'ambiguità di un personaggio che era approdato ...
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razionalizzazione
razionaliżżazióne s. f. [der. di razionalizzare]. – L’azione e l’operazione di razionalizzare, il fatto di venire razionalizzato e il modo con cui è attuato: r. di un impianto industriale, di un’impresa, di un ufficio; un...
razionalizzamento
razionaliżżaménto s. m. [der. di razionalizzare], non com. – Il fatto di razionalizzare, di rendere razionale: razionalizzamenti arbitrarî di contingenze storiche (B. Croce).