FORMIGGINI, Angelo Fortunato
Giorgio Montecchi
Nacque a Collegara, presso Modena, il 21 giugno 1878 da Pellegrino e da Marianna Nacmani.
Il padre apparteneva a una famiglia israelita che aveva messo [...] su "La donna nella Thorà in raffronto col Mânava - Dharma - Sâstra. Contributo storico-giuridico ad un ravvicinamento tra la razzaariana e la semita". Subito dopo si iscrisse alla facoltà di lettere dell'università di Roma dove si accentuò il suo ...
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storia e storiografia
Massimo L. Salvadori
Interpretare il passato e conservarne il ricordo
Quando si usa il termine storia si fa riferimento sia a quanto è accaduto nel passato sia alle ricostruzioni [...] Germania gli storici del regime interpretarono la storia universale come una lotta fra le razze, destinata a concludersi con il trionfo della razzaariana, di cui i Tedeschi si consideravano gli alfieri.
Un indirizzo opposto, ma egualmente ispirato ...
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SEGRE, Dino
Francesca Ottaviani
(Pitigrilli). – Nacque a Torino il 9 maggio 1893, figlio unico di David, ex ufficiale dell’esercito di benestante famiglia ebraica, e di Lucia Ellena, cattolica.
Fin [...] nei confronti del regime, chiese che venisse presa in considerazione la sua istanza di riconoscimento di appartenenza alla razzaariana. La medesima pressante richiesta è contenuta in un’altra lettera indirizzata a Mussolini il 18 marzo 1943 (Roma ...
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GHISLANZONI, Alberto
Adriana Ghislanzoni
Nacque a Roma il 28 dic. 1892 da Aristide e Maria De Blasio. Dalla famiglia ereditò l'amore per gli studi classici e la musica. Iscrittosi nella sua città alla [...] pretese "degenerazioni" dell'arte moderna causate dalla cultura "bolscevica" ed "ebraica" in difesa dei valori puri della razzaariana (Nicolodi, pp. 261 s.).
Un suo balletto, Aladino e la sua lampada meravigliosa, suscitò molto interesse soprattutto ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] e/o tecnocratici circolanti in altre aree culturali del regime, ma la lotta "tra la concezione solare della razzaariana e la concezione ctonica dei popoli tenebrosi e all'Italia fascista, tornata alle proprie radici "mediterranee", romano-imperiali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento il modello eurocentrico basato sul colonialismo entra in crisi innescando [...] verso la formazione di un modello permanente di relazioni di dominio a base razziale, modello che vede al proprio vertice la razzaariana di origine indoeuropea e poi, in successiva subordinazione fino alla vera e propria riduzione a schiavitù, le ...
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Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] ideologica che il nazismo tende a imporre è territorialmente espansiva, ha una marcata connotazione razziale (esaltazione della razzaariana e persecuzione degli ebrei) e si esprime in una drammatica pratica persecutoria, attraverso l’istituzione di ...
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Riefensthal, Leni (propr. Helene Bertha Amalie)
Melania G. Mazzucco
Regista, attrice e produttrice tedesca, nata a Berlino il 22 agosto 1902 e morta e Pöcking (Baviera) l'8 settembre 2003. Già ballerina [...] Schönheit (Apoteosi di Olimpia), e della durata di 4 ore, che voleva essere una celebrazione del mito della razzaariana come anche un documentario su un evento sportivo. È invece essenzialmente un poema visivo sulla bellezza dell'uomo, estetizzante ...
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pangermanismo
Denominazione dell’ideologia identitaria e del movimento politico tesi a perseguire l’unificazione e la supremazia internazionale dei popoli di stirpe tedesca. Il p. nacque e si sviluppò [...] ’inizio degli anni Trenta, con l’ascesa al potere di Hitler, il p. – col suo antisemitismo, il suo culto della razzaariana, le sue vocazioni imperialistiche – si trasformò in ideologia di Stato e programma di governo, la cui attuazione fu perseguita ...
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RAZZA (XXVIII, p. 910)
Virginio GAYDA
La politica fascista della razza. - La politica demografica del Regime fascista, definita da Mussolini fin dai primi anni di governo come uno dei compiti elementari [...] dichiarazione vieta anzitutto il matrimonio degl'Italiani con elementi appartenenti alle razze camita, semita e altre räzze non ariane. vietato pure il matrimonio con stranieri di qualsiasi razza per i dipendenti civili e militari dallo stato e da ...
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razza
s. f. [dal fr. ant. haraz «allevamento di cavalli», prob. attraverso un’agglutinazione e falsa deglutinazione dell’articolo: l’arazz, da cui la razz(a)]. – 1. a. In biologia, popolazione o insieme di popolazioni di una specie che condividono...
ariano1
ariano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal sanscr. ariyà- «signore», cfr. fr. aryen, ingl. aryan (distinti rispettivam. da arien, arian «ariano2») e ted. arisch (che equivale anche ad ario)]. – 1. Denominazione introdotta nell’uso verso la...