DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] proposta dal Vogel - il rescritto al Senato, con cui il re Teodorico ratificò i decreti del sinodo romano del 502 che aveva riconosciuto documento di cui erano latori, redatto in greco e in latino, accenna anche ai "multa certamina" che si erano ...
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PELAGIO I, papa
Claire Sotinel
PELAGIO I, papa. – Nacque a Roma, figlio di Giovanni «uicarianus» (funzionario del Vicariato di Roma?).
Come diacono, accompagnò papa Agapito a Costantinopoli nell’inverno [...] ep. 3). Ciò fu ribadito da una successiva lettera al re (febbraio 557) in cui Pelagio deplorava i sospetti nutriti nei noto in che periodo Pelagio abbia tradotto dal greco in latino una parte delle Adhortationes sanctorum Patrum (Apoftegmi dei Padri, ...
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BENEDETTO II, papa
Ottorino Bertolini
Figlio di un Giovanni, appartenente a famiglia romana, aveva percorso nel clero cittadino tutta la carriera ecclesiastica, dalla Schola cantorum sino all'ordinazione [...] i sinodi provinciali e il XIV concilio toledano (convocato dal re nel novembre 684) avevano approvata la parte degli atti del concilio costantinopolitano conosciuta nella versione latina, per il tramite della Sede apostolica romana. La procedura ...
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FERRERI, Zaccaria
Eckehart Stöve
Nacque a Vicenza nel 1479 da famiglia nobile. Quindicenne, entrò nel monastero benedettino di S. Giustina a Padova. Nel 1504 si recò a Roma, dove due anni dopo conseguì [...] . Nel periodo trascorso tra i certosini compose alcune opere latine sulla storia dell'Ordine, che fece stampare a Mantova. dello stesso anno il F. fu nominato nunzio presso Sigismondo I re di Polonia e granduca di Lituania e presso il gran principe di ...
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papa
Silvia Moretti
Il Santo Padre, capo della Chiesa cattolica
Nella dottrina cattolica il papa è il successore dell’apostolo Pietro nel governo della diocesi di Roma e il capo della Chiesa. Una volta [...] Padre
Un vescovo tra i vescovi
Il termine italiano papa deriva dal latino papa, a sua volta derivato dal greco pàpas (o pàppas) qual era il massimo potere, quello dei papi o quello dei re e degli imperatori? Papa Bonifacio VIII (13° secolo) riaffermò ...
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Benedetto da Norcia, santo
Chiara Frugoni
Il santo che unì il lavoro alla preghiera
Benedetto fu il fondatore dell'ordine benedettino. Scrisse per i suoi monaci la Regola, che prescrive povertà, obbedienza [...] un grotta inaccessibile chiamata Sacro Speco, vicino a Subiaco (dal latino Sublaqueum, sotto i laghi), a una settantina di chilometri da era ancora pagana.
Nel 546 venne a trovarlo Totila, il re dei Goti, che, volendo mettere alla prova la santità di ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] esso predice è ciò che definiamo presagio (omen, in latino). La forma tipica di un presagio consisteva nell'esprimere Borsippa; può darsi che in quelle città l'abbiano vista. Il re deve stare sempre attento. Vi sono stati molti segni di questa ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] 12° e 13° le costruzioni religiose e civili innalzate dai Latini (in particolare dai Franchi) in Terra Santa durante l' York nel 1134, e i lussuosi codici che Enrico, figlio del re di Francia, portò con sé a Clairvaux nel 1145 costituiscono esempi di ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] dopo il loro arrivo e già nel 1491 erano riusciti a battezzare il re, la regina e il loro figlio maggiore, il quale regnò alla morte parroco dalla sua comunità era accentuata dall'uso del latino sia nella lettura dei libri sacri, sia nella liturgia ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] nel fiume Giordano: l'immersione del bastone fece affiorare l'ascia (2 Re 6, 6), che simboleggia la natura umana pesante e rozza, ma Duchesne, Origines du culte chrétien. Etude sur la liturgie latine avant Charlemagne, Paris 19252 (1889); J. Braun, ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...