Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] , aveva in quest'epoca valore verbale e significava 'tradurre dal latino in francese' e, a partire dal XV secolo, 'narrare in sociali per l'indipendenza degli scrittori dal patrocinio del re e dell'aristocrazia, dall'appoggio di salotti 'chiusi' ...
Leggi Tutto
Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] soprattutto di Riccardo di San Germano, che vede in Federico un re dotato di un vero programma e di un'idea nuova di ., Chronicon, ibid., pp. 543-582.
Gesta Innocentii papae III, in Patrologia Latina, a cura di J.-P. Migne, CCXIV, ivi 1855, coll. XV- ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] canto ventesimo, quando con animo dolente e presago di lutto quel re pagano guarda dall'alto della torre la fera tenzone tra i , più che altro, l'uso continuo di quei modi.
Non latine ma pedantesche e fidenziane eran per la Crusca le voci del Tasso ...
Leggi Tutto
Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] quello che fu tentato dal Farinelli col suo Romanticismo nel mondo latino.
Quando in una famosa poesia del Prati si legge che de' miei sudori,
ma non ha gemme ed ori
per comperarle un re!
Sono versi famosi che si appuntano tutti a un generoso do di ...
Leggi Tutto
Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] gli studi greci fra noi, anche se a detrimento degli studi latini, scaduti (oltre che per la mancanza d'una personalità così straniero del Guyau, tutto parve felicemente cospirare a re-immettere il poema di Lucrezio nell'universa cultura nostra ...
Leggi Tutto
Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] d'aver accostato, se prima ne aveva avuto scarsa occasione, il Bruno latino, che è più assai dei due terzi di quel che possediamo di , ché passò in Inghilterra al séguito dell'ambasciatore del re di Francia a Londra, rimanendo in quella città dalla ...
Leggi Tutto
L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] notevole discrepanza, in questo caso, non solo fra originale latino e traduzione greca (nella quale l’allusione all’età gli acrostici, è il nostro Dio, Colui che è il Salvatore, il re immortale, E che ha sofferto per noi».
18 I.A. Heikel, Eusebius ...
Leggi Tutto
Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] l'autore osserva, a proposito del palazzo ad Aix del re Renato, che «sarebbe istato a Firenze una casa da uno Diogene Laerzio (vite di Aristippo, Bione e Diogene) tradotto in latino da A. Traversari, conservando anch'egli generalmente l'ordine che i ...
Leggi Tutto
LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] -17 a quelli sulla Cronica di Eusebio e sul De re publica di Cicerone del 1823), fu mediocre conoscitore delle lingue ; Pensieri, ed. critica di M. Durante, Firenze 1998; Poeti greci e latini, a cura di F. D'Intino, Roma 1999; Teatro, ed. critica e ...
Leggi Tutto
Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] Lact., inst. V 2,2; e E.G. Turner, Latin versus Greek as a Universal Language. The Attitude of Diocletian, in . pers. 2,7, ove è presentata l’analogia tra Nerone e il re di Babilonia/Lucifero di Isaia 14; del principe di Tiro/cherubino scacciato dal ...
Leggi Tutto
re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...