TRONO
F. Gandolfo
Con il termine t. si riconosce un seggio destinato a esaltare l'autorità del sedente.
Per quanto si tenda a identificare nel t. un attributo della regalità (v. Regalia), questo è un [...] affiancano il t. fatto realizzare da Salomone e descritto nell'Antico Testamento (1 Re 10, 18-20; 2 Cr 9, 17-19). I suoi tratti simbolica dal complesso amalgama di suggestioni legate al ricordo biblico del t. salomonico e agli esempi derivati dalla ...
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COZZA LUZI, Giuseppe
Vittorio Peri
Nato a Bolsena (Viterbo) il 4 dic. 1837 da Lorenzo e da Teresa Battaglini, in una nobile famiglia, vide svolgersi l'intera sua esistenza nell'ambiente culturale e [...] chiara fama di dottrina", aveva pubblicato un'opera, nata da un palinsesto biblico criptense da lui "lavato", dopo che su tal genere di codici s della risoluzione papale del 1866-67: "Pontifex, re bene perpensa, decori Bibliothecae suae et Urbis et ...
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segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto [...] , secondo moduli espressivi comuni alla civiltà classica e ripresi dal linguaggio biblico: fra i tanti esempi scritturali, v. Matt. 12, 39; che distingue nella figura di Cristo la corona propria del re e il simbolo della sua vittoria, che non può non ...
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GIUSTINIANI, Agostino
Aurelio Cevolotto
Nacque nel 1470 a Genova da Paolo Giustiniani Banca e Bartolomea Giustiniani Longo, e venne battezzato con il nome di Pantaleone. Già il nonno paterno, Andreolo, [...] dedicare ai propri progetti di edizione poliglotta del testo biblico, nel 1514 il G. chiese e ottenne la remissione influente vescovo di Parigi E. Ponchier e del confessore del re, il domenicano G. Petit, erudito legato ai circoli umanistici ...
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GIACOMO da Viterbo
Paolo Vian
Nacque a Viterbo o nel suo territorio, intorno al 1255, da genitori a noi ignoti. Non abbiamo notizie circa la sua famiglia e la sua condizione sociale.
L'appartenenza [...] gli studi teologici. Divenuto baccelliere, prima biblico, poi sentenziario, infine formato, conseguì il in Enc. cattolica, VI, Città del Vaticano 1951, coll. 333 s.; N. Del Re, G. da V., beato, in Bibliotheca sanctorum, VI, Roma 1965, coll. 425 ...
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ROTARI, Pietro Antonio
Paolo Delorenzi
– Figlio di Sebastiano (1667-1742), medico fisico di discreta fama, rinomato anche per i suoi interessi naturalistici, e di Anna Fracassi, nacque a Verona il 30 [...] con decine di tele, in prevalenza a soggetto arcadico-mitologico e biblico (Delorenzi, in Il Settecento a Verona, 2011, pp. richieste di grandi quadri di storia. Per l’elettore, altresì re di Polonia, realizzò tre scene sacre – un Riposo durante la ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] . Molti dettagli iconografici, non basati sul racconto biblico, sono stati posti in relazione con leggende ebraiche es., sotto l'Ingresso in Gerusalemme, con il passo: "Il Signore sarà re di tutta la terra" (Zc. 14, 9). L'unione delle profezie del ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] 106 basileis, termine greco che può valere sia per il nostro concetto di re, sia per quello di imperatore. Per Psello la storia del suo “impero incontro, drammaticamente descritto nel racconto biblico sui Maccabei, peraltro composto, ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] identificazione con Cristo che conferisce a Iesi uno stigma biblico-messianico sulla scorta della pericope evangelica di Matteo 2 quelle diffuse nel mondo medievale di Alessandro Magno, di Teodorico re dei Goti, di Federico I. Una "ascensio ad montem ...
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perfezione
Alfonso Maierù
Il termine designa la compiuta realizzazione di una cosa in ordine alle sue possibilità, e perciò anche il conseguimento di un fine.
Nel linguaggio scolastico, perfectio è [...] natura in ciascuna cosa (IV XVI 4; cfr. § 5 [re nobile è] rege... perfetto, secondo la perfezione de l'animo 47], che tratta il caso come un esempio di modificazione del testo biblico " per esigenze armoniche "); in Quaestio 77 è in una citazione da ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
geenna
geènna (o gehènna; anche gheènna) s. f. [dal lat. tardo ge(h)enna, gr. γέεννα]. – 1. Propr., nome biblico della valle di Ennom (ebr. gē Hinnōm, aramaico gê Hinnam), a sud-ovest delle porte di Gerusalemme, sede del culto del dio Moloch...