Walken, Christopher (propr. Ronald)
Francesco Pitassio
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 31 marzo 1943. Con una recitazione lontana dall'identificazione psicologica propria dell'Actors' [...] melanconici, disperati, come quello del veggente di The dead zone (1983; La zona morta) di David Cronenberg o del mafioso di Things to do in Denver when you're dead (1995; Cosa fare a Denver quando sei morto) di Gary Fleder. Questa immagine 'luttuosa ...
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Mangano, Silvana
Serafino Murri
Attrice cinematografica, di padre siciliano e di madre inglese, nata a Roma il 21 aprile 1930 e morta a Madrid il 16 dicembre 1989. Tra le interpreti più importanti del [...] autori di grande valore poetico come Pier Paolo Pasolini in Edipo re (1967) e in Teorema (1968), e Luchino Visconti in nel 1972 il Nastro d'argento. La M. vinse tre volte il David di Donatello: nel 1963 per Il processo di Verona di Carlo Lizzani, ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] negli Stati Uniti, attorno a due nomi come la Biograph e David W. Griffith, che meglio ne interpretano le esigenze; e si eventualmente trasformato dagli eventi che vi hanno avuto luogo (re-establishing shot). Ebbene, tanto il modo in cui vengono ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] faceva sì che personalità come quelle di Edwin S. Porter e di David W. Griffith negli Stati Uniti, di Ferdinand Zecca in Francia, di (1974; trad. it. 1992) che quello che egli chiama individuo-re, vale a dire l'a. in senso idealistico, è in realtà ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] le pagine di un libro per bambini. Méliès è il re della favola cinematografica (che si svilupperà in un genere non the seven dwarfs, 1937, Biancaneve e i sette nani, diretto da David Hand e prodotto da Walt Disney), non si verifichino reazioni di ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] bridge on the river Kwai (Il ponte sul fiume Kwai) di David Lean fu premiato con sette O.; nell'edizione del 1959 Ben The return of the king (Il signore degli anelli ‒ Il ritorno del re) di Peter Jackson nell'edizione del 2003. Tra le dive, ha vinto ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] of Glory di Kubrick e King & country (1964; Per il re e per la patria) di Joseph Losey a Uomini contro (1970) cinema non si è quasi accorto, essendo Three kings (1999) di David O. Russell solo un avvincente action movie, la guerra di Somalia ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] a Dolly Tree venivano affidati i film d'epoca romantica come David Copperfield (1935) di Cukor. Oliver Messel fu invece, in regista, fu costumista di molti film: i più celebrati furono Il re, le torri e gli alfieri (1916) di Ivo Illuminati, Cirano di ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] visione del corpo ferito e del sangue. Si pensi al re del sexploitation (il cinema che sfrutta l'argomento sessuale), Russ avrebbe continuato la sua strada, talora con opere memorabili quali David Holzman's diary (1968) di Jim McBride o anche taluni ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] minacce, come in Blue velvet (1986; Velluto blu) di David Lynch. In fondo, dietro ogni tenda può sempre nascondersi baldacchino' (significativo l'uso ideologico che della camera da letto del re fa Rossellini in La prise de pouvoir par Louis XIV, 1966 ...
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davidico
davìdico agg. [dal lat. Davidĭcus, gr. Δαυιδικός] (pl. m. -ci). – Di David, antico re d’Israele, con particolare riferimento alla sua attività di poeta e musicista: salmi d.; l’arpa davidica. In partic., torre d., espressione biblica...
albero2
àlbero2 s. m. [lat. arbor -ŏris]. – 1. a. Pianta perenne legnosa, con fusto colonnare, cioè più o meno cilindrico (chiamato tronco o, se porta solo foglie come nelle palme, stipite), che verso l’alto si espande con rami legnosi di...