GISULFO
Paolo Cherubini
Principe di Salerno, secondo di questo nome, nacque, probabilmente all'inizio del secondo quarto del sec. XI, da Guaimario (V) e da Gemma, principi longobardi di Salerno, secondo [...] 23-27; R. Volpini, Diplomi sconosciuti dei principi longobardi di Salerno e deire normanni di Sicilia, in Contributi dell' XIe siècle, Roma 1991, ad ind.; A. Pratesi, La diplomatica dei principi longobardi di Salerno, in Id., Tra carte e notai. ...
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PIETRO d'Ancarano
Orazio Condorelli
PIETRO d’Ancarano. – Nacque da un ramo della famiglia Farnese stabilito nel castrum di Ancarano, in Tuscia, come egli stesso dichiara: «Ego Petrus de Ancharano de [...] dell’assemblea dai rappresentanti di Ruperto, eletto redei Romani e sostenitore di Gregorio XII. . 195-197, II, pp. 265, 275, 335, 392; U. Dallari, I Rotuli dei lettori legisti e artisti dello Studio bolognese dal 1384 al 1799, I, Bologna 1888, p. ...
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GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] Intorno ad alcuni fatti della guerra gallica cisalpina seguiti l'anno di Roma 529; Intorno alla disfatta e alla morte di Totila, redei Goti; Intorno alla via Cassia per quel tratto, che guidava tra Chiusi e Firenze), furono edite per la prima volta ...
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CAPPELLO, Carlo
Angelo Ventura
Nato il 5 giugno 1492 da Francesco di Cristoforo e da Elena Priuli di Piero, in famiglia patrizia veneziana, ricevette assieme al fratello, Bernardo, il poeta, una raffinata [...] in libera disposizione della Corona.
Il 9 ott. 1535 il C. fu designato per una nuova missione diplomatica presso Ferdinando redei Romani. Partito il 7 marzo 1536, arrivò ad Innsbruck il 30 di quel mese, succedendo a Francesco Contarini. Suo compito ...
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PALLAVICINO, Carlo
Andrea Garavaglia
PALLAVICINO (Pallavicini, Palavicino), Carlo. – Nacque a Salò, sul lago di Garda, intorno al 1638. Sposò Giulia Rossi di Padova, da cui ebbe il figlio Stefano Benedetto, [...] S. Giovanni Grisostomo, con Matteo Noris come poeta teatrale: a Carlo re d’Italia (20 o 21 gennaio 1682) seguirono Il re infante (10 gennaio 1683), Licinio imperatore (17 dicembre 1683), Ricimero redei Vandali (attorno al 22 gennaio 1684; eccetto Il ...
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CAPOCCI (Caputius, Capucius, Caboche, Capote, de Capociis), Pietro
Agostino Paravicini Bagliani
Nacque dal ramo dei Monti della prestigiosa famiglia romana dei Capocci, che in poco più di un secolo [...] a creare dopo la morte (17 febbr. 1247) del langravio di Turingia Enrico Raspe, che l'opposizione antifedericiana aveva eletto redei Romani il 22 maggio 1246. Nel mese di settembre 1247 il legato presiedette a Neuss, una cittadina nelle vicinanze ...
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BONIFACIO II, marchese di Monferrato
Axel Goria
Unico figlio maschio del marchese Guglielmo VI e di Berta di Clavesana, nacque probabilmente verso la fine del 1201 o al principio del 1202. L'11 ott. [...] solo per le terre monferrine ma anche per Saluzzo. In compenso l'ostilità del marchese Lancia gli valse la buona grazia del redei Romani Corrado IV, che acconsentì a concedergli in feudo, il 4 maggio 1253, oltre le terre avite, anche Casale e altri ...
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DEL BALZO (de Baux), Bertrando
Joachim Göbbels
Apparteneva al ramo di Berre della nobile famiglia provenzale ed era figlio di Bertrando (II) che aveva seguito Carlo d'Angiò nell'Italia meridionale. [...] 1311, quando raccolse le milizie feudali di Capitanata, Basilicata e Terra d'Otranto per organizzare la resistenza contro il redei Romani Enrico VII. L'anno successivo gli fu affidato per la prima volta un comando militare fuori del Regno, quando ...
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SINIBULDI, Cino
Stefano Carrai
Paola Maffei
SINIBULDI (Sigibuldi, Sighibuldi, Sigisbuldi), Cino (Cino da Pistoia). – Nacque in una delle più antiche e nobili famiglie pistoiesi da ser Francesco di [...] bionde) Cino sostenne la causa di Enrico VII di Lussemburgo. Allo scopo di favorire la discesa in Italia del redei Romani, fece parte dei consiglieri che nel 1310 accompagnarono il conte Ludovico di Savoia in ambasceria a Firenze e a Roma. Ivi fu ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] necessità della religione, oltre che per gli individui, per la società e per lo Stato; difesa del diritto divino deire e dell'autorità monarchica, ma a patto che questa riconoscesse la supremazia della Chiesa e abbandonasse ogni pretesa regalistica ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...