FOSCARINI, Marco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1696 (e non 1695, come affermano alcuni recenti biografi non considerando che il febbraio 1695 more veneto corrisponde al febbraio 1696 [...] i popoli", "pacificare i troppo funesti sdegni deiRe", "conservare ad Italia questo ritaglio di libertà": de lo stato, misurai con la forza interior del governo e con l'indole dei nostri costumi": la "triplice autorità de la razon, de la storia e de ...
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DELLA TORRE, Francesco
Gino Benzoni
Nacque nel 1519 da Giovanni Febo detto il Giovane (1462-1547) - a sua volta figlio di quel Febo il Giovane più volte capitano di Gorizia al quale il conte di questa, [...] , Roma 1963, p. 207; P. F. Spinola, Opera, Venetiis 1563: al D., già nominato nella dedica della sezione Poematon al redei Romani Massimiliano, sono indirizzati i versi alle pp. 1-6 (è, invece, un omonimo milanese figlio di Gaspare il destinatario ...
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CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] onde provvedere alle spese che ai Grandi sono più necessarie e di ogni genere. Noi abbiamo in questo Regno l'esempio deiRe più riputati, quali i primi Alfonso e Ferdinando, i quali non solamente animavano i sudditi alla negoziazione, ma essi stessi ...
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CELANO, Pietro di (Petrus comes Celani, Petrus Celanensis, Petrus de Venere)
Norbert Kamp
Nacque verso la metà del sec. XII da Berardo.
Il padre, che nella prima redazione del Catalogus baronum è ricordato [...] e il Regno. Con il passaggio dalla parte di Ottone IV, al quale il papa rispose con l'elezione di Federico II a redei Romani, il C. poté conseguire successi politici senza uguali, ma fu questo anche l'inizio della rovina del suo casato e della sua ...
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DELLA TOSA, Rosso (Guidorosso detto Rossellino; Rossellino detto Rosso)
Massimo Tarassi
Nacque a Firenze.nel 1234 da Gottifredo ed Ermellina. Abile e spregiudicato uomo politico, fu tra gli esponenti [...] , che furono costretti a rimanere lontani dalla città ancora per qualche mese. Solo con l'arrivo di Carlo di Valois, il fratello deire di Francia inviato da Bonifacio VIII che da tempo mirava ad impadronirsi di Firenze, la situazione volse a favore ...
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CENCIO (Cintius, Cinchius, Quintus, Crescentius)
Lorenzo Baldacchini
Di ragguardevole famiglia romana (suo padre fu praefectus Urbis anteriormente al 25 aprile del 1051), nacque nella prima metà del [...] aveva ridotto a ben poco l'influenza che i gruppi dirigenti cittadini (come parte eminente del "popolo") ed il redei Romani (come espressione della volontà di quel "popolo") avevano sin'allora esercitato sulle elezioni pontificie. Ciò non poteva non ...
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BORGO (Burgo), Andrea
Gerhard Rill
Appartenente a una famiglia di mercanti residente in Cremona sin dal sec. XII, nacque il 7 o l'8 sett. 1467, verosimilmente in Cremona. Della sua famiglia sono noti [...] fu deputato da Carlo V a trattare con Venezia questioni di confine, nel giugno assistette a Francoforte alla sua elezione a redei Romani. Dal novembre del 1519 al febbraio del 1520 proseguì a Verona le conversazioni con i procuratori veneziani e fu ...
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BENEDETTO di S. Andrea
Alla paternità di un "Benedictus monachus" vissuto nel sec. X nel monastero di S. Andrea "in flumine" presso Ponzano, nella zona di monte Soratte, è tradizionalmente attribuito [...] il suo passato glorioso sembra naufragare nelle imprese deire germanico. Non siamo di fronte ad uno spirito Lat., CXXXIX, coll. 9-50 (brani ne sono riportati anche nelle Vitae dei Watterich, I, Lipsiae 1862, pp. 37-44); G. Zucchetti ha curato, ...
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GISULFO
Paolo Cherubini
Principe di Salerno, secondo di questo nome, nacque, probabilmente all'inizio del secondo quarto del sec. XI, da Guaimario (V) e da Gemma, principi longobardi di Salerno, secondo [...] 23-27; R. Volpini, Diplomi sconosciuti dei principi longobardi di Salerno e deire normanni di Sicilia, in Contributi dell' XIe siècle, Roma 1991, ad ind.; A. Pratesi, La diplomatica dei principi longobardi di Salerno, in Id., Tra carte e notai. ...
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PIETRO d'Ancarano
Orazio Condorelli
PIETRO d’Ancarano. – Nacque da un ramo della famiglia Farnese stabilito nel castrum di Ancarano, in Tuscia, come egli stesso dichiara: «Ego Petrus de Ancharano de [...] dell’assemblea dai rappresentanti di Ruperto, eletto redei Romani e sostenitore di Gregorio XII. . 195-197, II, pp. 265, 275, 335, 392; U. Dallari, I Rotuli dei lettori legisti e artisti dello Studio bolognese dal 1384 al 1799, I, Bologna 1888, p. ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...