PAOLINO di York
Thomas Pickles
PAOLINO di York.– Non è nota la sua data di nascita. Le prime notizie che lo riguardano risalgono al 601, quando papa Gregorio Magno (590-604) lo inviò da Roma in Inghilterra [...] ; Beda, Historia ecclesiastica, II, 14, 16).
La sua carriera ebbe una svolta imprevista nel 633. Quando infatti Cædwalla redei Bretoni e Panda re di Mercia sconfissero e uccisero Edwin, Paolino fuggì nel Kent con lo scudiero reale Basso e con la ...
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CANCIANI, Paolo
Raffaele Feola
Nacque nel 1725 ad Udine da Leonardo e da Vittoria Picco, da famiglia nobile e ben vista dal governo veneto, che si mostrò infatti particolarmente prodigo di favori per [...] Udine.
L'opera maggiore del C., Barbarorum leges, è divisa in cinque tomi: il primo (Venezia 1781) raccoglie gli editti deire ostrogoti e le leggi longobarde; il secondo (ibid. 1783) la legge salica, le leggi della Francia orientale; il terzo (ibid ...
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JACOPO da Varazze (o de Voragine, de Varagine)
P. Réfice
Scrittore domenicano, nato tra il 1228 e il 1230, J. entrò nell'Ordine nel 1244 e fu provinciale di Lombardia nel 1267-1277 e poi nel 1281-1286; [...] della sua opera agiografica, la Legenda sanctorum, nota anche come Historia Lombardica - in relazione a un passo sulle vicende deire longobardi - e principalmente come Legenda aurea. Essa si configura come un corpus di vite di santi (Le Goff, 1984 ...
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Protagonista del racconto biblico in cui si narra il suo incontro con il re Salomone (I Re 10, 1-13; II Cronache 9, 1-12). Mossa dalla fama di Salomone, la regina si sarebbe recata con una grande carovana [...] racconto ebbe diffusione, assurgendo a tradizione nazionale perché gli si connette l'origine della dinastia salomonide: il Kebra Nagast ("Gloria deire", 14° sec.) narra che la regina, cui è dato il nome di Makeda, si reca dall'Etiopia a Gerusalemme ...
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(gr. Ζεύς) La divinità suprema della religione greca. Il nome, attestato già in età micenea, risale al *Dieus indoeuropeo e alla nozione di ‘luce’ contenuta nella radice (*dei- «splendore») come il vedico [...] la ferrea legge del fato, è il custode supremo dell’ordine, dell’armonia del mondo, di cui è re e giudice; anzi deire è naturale protettore come, nei regimi democratici, è protettore della città (πολιεύς), delle adunanze popolari (βουλαῖος, ἀγοραῖος ...
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Gesuita (Nimega 1521 - Friburgo, Svizzera, 1597). Vissuto in pieno clima di Riforma e Controriforma, prese parte attiva al Concilio di Trento. Si distinse per la profondità della sua cultura teologica, [...] doctrinae christianae ecc. (1554, detto anche Cathechismus Ferdinandi perché scritto su richiesta di Ferdinando I allora redei Romani); della sua opera di polemista antiprotestante si ricordano, contro i centuriatori di Magdeburgo, il Commentariorum ...
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(gr. ἄρχων)
Religione
Nel linguaggio religioso del mondo ellenistico, essere di natura inferiore alla divina, ma superiore all’umana. Possono essere angeli che attorniano Dio o esseri ostili all’uomo [...] , dove l’origine dell’arcontato risale al periodo regio. In età storica ad Atene gli a. sono 9: l’a. re (che serba le antiche attribuzioni sacrali deire), l’a. polemarco (comandante militare), l’a. eponimo (che dà il nome all’anno) e i sei tesmoteti ...
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Scrittore ecclesiastico (secc. 4º-5º), discepolo di s. Agostino, fu fra i primi che, poco dopo il 391, gli si raccolsero intorno nel monastero da lui fondato a Ippona. Vescovo di Calama nella Numidia proconsolare, [...] s. Agostino (428); caduta Ippona, P., rientrato a Calama (435), ne dovette fuggire di nuovo (437) espulso da Genserico, redei Vandali, che voleva imporre l'arianesimo. P. ha importanza specialmente per la sua biografia di s. Agostino, scritta tra il ...
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Detto del giorno in cui ricorre annualmente la nascita di una persona.
L’uso di festeggiare nelle famiglie il n. (lat. dies natalis) del padre o degli altri membri è documentato dal 3° sec. a.C., ma è [...] certo più antico. Carattere pubblico ebbero, nel mondo greco, le feste per il n. deire ellenistici e di alcuni benefattori di città e stati; in Roma il dies natalis di alcuni templi, il natalis Urbis coincidente con le Palilie e, sotto l’impero, il ...
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Poeta e pensatore ebreo (n. a Toledo o a Tudela nel 1075 circa); esercitò la medicina in Spagna; ormai vecchio volle trasferirsi in Palestina, ma morì (circa 1141) durante il viaggio. Di lui si hanno circa [...] y Pelayo) e 400 profane; scrisse in arabo il trattato al-Ḥazarī di contenuto filosofico-religioso in cui, sotto la forma di dialogo fra il redei Chazari e un saggio ebreo, si discute della vera religione concludendo con la superiorità dell'ebraismo. ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...