Il mare e il ritorno del passato: tra ricongiungimento e separazione degli affetti. Riflessioni sulla tragedia euripidea) Alla dimensione del mare, nell’àmbito della tragedia greca, è legata una sfera [...] di Troia il cadavere dello sventurato Polidoro, figlio di Priamo e Ecuba, affidato a Polimestore, redi e il mito. Positano Myth Festival. Atti dell’incontro di studi (Li Galli, 5 e 6 settembre 2009), Napoli, M. D’Auria editore, 2010, pp. 157-168 ...
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Aramengo ovvero dei modi di direIl comune astigiano Aramengo trae il toponimo da un antico nome germanico. Ma ciò che qui interessa è quel modo di dire «andare a ramengo» o «vai a ramengo» o «aggirarsi [...] , portano quel nome e, al di fuori del territorio di Gonzaga, ben tre palazzi, a Guastalla-Re, a Volta Mantovana e a Castel possesso del Regno diNapoli. Molti si vantarono d’aver partecipato allo scontro di Cerignola, più di quanti furono realmente ...
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Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] (Gaius Plinius Secundus, 23–79), Historia naturale di C. Plinio secondo tradocta di lingua latina in fiorentina per Christophoro Landino fiorentino al serenissimo Ferdinando rediNapoli, Venetiis, opus Nicolai Iansonis Gallici impressum, 1476 ...
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Da sempre, il concetto di bellezza si intreccia, fino a confondersi, con quello di ordine e armonia, considerato che, in latino bellus ‘bello’ è diminutivo di una forma antica di bonus ‘buono’. Ma fra [...] di da’ core / per abondanza di gran piacimento; / e li didi appropriarsi (per sempre) diredidi una donna magnifica, e all’idea dididi gioventù e di bellezza eccezionali. Steso sul pavimento era un cadavere dididi equilibrio e didi Saffo didididi ...
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All’inizio del 2024 una nuova parola ha fatto la sua comparsa su alcuni organi d’informazione italiani: domicidio. Termine, prima usato rarissimamente, che per ora è inesistente sui nostri dizionari. In [...] re normanno Guglielmo I detto il Malo.Tuttavia le più terribili distruzioni deliberate di abitazioni civili, fatte con lo scopo di del rischio. Cornici discorsive e azioni nel risanamento di Messina, Napoli - Milano - Udine, Cartografie Sociali, 14, ...
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Si dirà empolese o empolitano? Campobassese o campobassano? Avellinese o avellinate? Varesino o varesotto? Parmense o parmigiano? Monzese o monzasco? Cavese o cavaiolo?I nomi che si danno ai cittadini [...] napolano (come romano) o napolasco (come bergamasco), potrebbe restare un mistero. In realtà sulla formazione di questi da Chiusa di Pesio-CN, taggiascu da Taggia-IM, curzesk da Correggio-RE. Rarissimi sono quelli con -engo/-ingo (di origine ...
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È noto che la libertà di espressione – o libertà di manifestazione del pensiero – sia una delle fondamenta sul quale è sorto lo Stato liberale. È nata come libertà da, poiché lo Stato non avrebbe potuto [...] cui tutela generava di conseguenza anche quella della libertà di opinione. Solo di recente (specificamente dal caso Tu. e Re. c. Google , Editoriale Scientifica, Napoli 2022Maria Esmeralda Bucalo, I volti della libertà di manifestazione del pensiero ...
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La rappresentazione della natività di Gesù Cristo è una pratica molto antica. Da semplici disegni stilizzati si è giunti a una vera e propria espressione artistica, conquistando un posto dalle chiese ai [...] un’antica leggenda, nel Duomo di Colonia si trovano le spoglie dei Re Magi, trasportate dall'imperatore Federico Cupiello andò in scena fu la notte di Natale del 1931, al Teatro Kursal diNapoli. Lo spettacolo doveva essere rappresentato per 11 ...
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Se la letteratura cavalleresca ha beneficato, in Italia, di largo apprezzamento, un merito particolare va riconosciuto a Matteo Maria Boiardo e (soprattutto) a Ludovico Ariosto, poeti capaci di trasformare [...] di lui paura(ottava 56, vv. 3-8).Dotato di forza impareggiabile e di statura maestosa, il redi Sarza è discendente di Nembrot e figlio di dall’Inno a Satana alla Laus vitae, Napoli, Ricciardi, 1920. Il ciclo Figli di un nome proprio. Un viaggio tra ...
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La mafia d’oggi, e già di domani, non è un veliero, tantomeno un carrarmato: è un grifone – la violenza d’imporsi come il re della Savana, il leone, la rapidità di volare tra terra e cielo come l’aquila. [...] della metafora ideata da Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, e Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica diNapoli, nel loro ultimo saggio Il grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ’ndrangheta (Mondadori ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...
nasone
nasóne s. m. [accr. di naso]. – 1. Naso grosso o molto prominente. 2. (f. -a) Persona dotata di un grosso naso: guarda quel n. (o quella nasona)!; re nasone o re Nasone, soprannome del re Ferdinando IV di Napoli (1751-1825).
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...
Figlio (Napoli 1448 - Messina 1495) di Ferdinando I, nominato principe di Capua dall'avo Alfonso I, ebbe il titolo di duca di Calabria quando il padre divenne re (1458); acquistò, dalla giovinezza, fama di buon condottiero, combattendo contro...