Umanista (Terranuova, oggi Terranuova Bracciolini, 1380 - Firenze 1459). Nel 1403 ebbe a Roma l'ufficio di scrittore apostolico, nel 1414 seguì la Curia al concilio di Costanza, ma, più che seguirne le [...] minori. Dal 1418 passò 4 tristi anni in Inghilterra, e nel 1423 tornò a Roma con l'ufficio di segretario apostolico, che nel 1453 cambiò con quello di cancelliere della Repubblica fiorentina. Il B. non fu un pensatore, ma espose agilmente dottrine ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Camerino 1892 - Roma 1953), fratello di Emilio. Fu magistrato, prima a Parma, poi (dal 1930) a Roma. Iniziò la sua attività prevalentemente come poeta (Il re pensieroso, 1922) e narratore [...] L'aiuola bruciata e La fuggitiva, postume), che si distinguono nettamente nella produzione drammatica contemporanea per la loro ansia di chiarire i problemi, e termini, supremi della vita. Teatro che, largamente rappresentato e tradotto, ha esteso la ...
Leggi Tutto
Umanista (Venezia 1453 - Roma 1493); professò filosofia a Padova (1474-75); nel 1483 fu eletto senatore; nel 1484 aprì a Venezia, in casa sua, una scuola per leggere Aristotele, e nel 1490 (nominato ambasciatore) [...] (1481-82; pubbl. post., 1516), varî e importanti commenti e compendî di opere aristoteliche, l'operetta giovanile De coelibatu (1472 circa), scritta in polemica con il De re uxoria del nonno Francesco, e il De officio legati (1489-91), ritratto ...
Leggi Tutto
Patologo e batteriologo italiano (Firenze 1874 - Lisbona 1971). Nel 1902, inviato dall'Inghilterra in Uganda, scoprì (1903) l'agente patogeno della malattia del sonno in un Trypanosoma, che egli chiamò [...] della Società di medicina coloniale, direttore (1931) della clinica delle malattie tropicali a Roma; socio nazionale dei Lincei (1929) e accademico pontificio (1936). Nel 1946, dopo la proclamazione della Repubblica, aveva seguito il re ...
Leggi Tutto
Figlio (213 circa - 165 o 162 a. C.) di Filippo V, e ultimo re dei Macedoni. Iniziò presto l'attività militare al seguito del padre. Scoppiato un grave dissidio fra P. e il fratello più giovane, Demetrio, [...] tradimento. Morto Filippo (179), P. rinnovò il trattato con Roma, ma continuò la preparazione politico-militare della riscossa. Eumene di Pergamo, impensierito dalla politica di lui, indusse il senato romano a muovergli guerra (171). P. ebbe qualche ...
Leggi Tutto
Iniziatore della dinastia di Franconia (n. 990 circa - m. Utrecht 1039). Energico e ambizioso, riuscì (1024) a ottenere la corona di Germania, e acquistò alla propria casa la Baviera, la Svevia e la Carinzia. [...] lotta sostenuta contro Eudes conte di Champagne, il regno di Borgogna. Il re Mieszko di Polonia si era riconosciuto (1030) suo vassallo. Venuto in Italia, era stato incoronato re d'Italia a Milano (1026) e imperatore a Roma (26 marzo 1027); sorta una ...
Leggi Tutto
Romano (m. 996), eletto (985) come successore di G. XIV, dietro accordo del partito dei Crescenzî con quello imperiale. Svolse attiva opera religiosa e seppe difendere le prerogative della Santa Sede nei [...] confronti dei vescovi francesi che, col favore del loro re, tentavano di eliminarle (991). Oppresso dal prepotere dei Crescenzî, fuggì in Toscana. Fu riammesso a Roma quando si seppe che Ottone III si riavvicinava alla città, ma morì poco dopo. n ...
Leggi Tutto
Scrittore (Roma 1901 - mare della Corsica 1931), figlio di Adolfo. Studioso dei classici, tradusse l'Edipo re (1924) e l'Antigone (1927) di Sofocle, il Prometeo incatenato (1930) di Eschilo. Trasferitosi [...] i suoi compagni, partì con un aereo da Marsiglia il 3 ott. 1931 e gettò su Roma manifestini incitanti il re d'Italia a liberarsi dal fascismo; ma nel viaggio di ritorno scomparve in mare presso la Corsica. Nella Histoire de ma mort (trad. it. 1945 ...
Leggi Tutto
Viaggiatore e diplomatico (n. Roma 1853 - m. 1901), nipote di Giacomo. Recatosi (1879) come privato in Etiopia, nello Scioa, ospite della stazione di Lèt Marefilà, presso il marchese Antinori, soggiornò [...] ), Menelik, e l'Italia, che riuscirono a essere da lui concretati ufficialmente in un primo trattato di amicizia e commercio stipulato con quel re in Ankobèr nel 1883. Questa politica, che mirava a legare Menelik e il suo paese permanentemente all ...
Leggi Tutto
Figlio (Madrid 1886 - Roma 1941) di Alfonso XII (premorto alla sua nascita) e di Maria Cristina d'Asburgo-Lorena, regnò fino al 1902 sotto la reggenza della madre; dichiarato maggiorenne in quell'anno, [...] nel 1925 la dittatura del generale Primo de Rivera, che però introdusse nuovi elementi di discordia nella nazione. Licenziato Primo de Rivera (28 genn. 1930), di fronte alla chiara risposta repubblicana data dalle elezioni municipali del 12 apr. 1931 ...
Leggi Tutto
re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...