Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] speso una parola, invece, a proposito delle tre epistole al re degli Unni, a papa Bonifacio, a un figlio, che del cursus è solo un aspetto del problema del latino di Dante (cfr. G. BRUGNOLI, Il latino di Dante, nel volume Dante e Roma. Atti del ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] a Firenze) e a Buda per le guerre antiereticali del re Sigismondo, che lo creò conte palatino e, forse, lo incoronò L. lo seguì. Fu presente al famoso dibattito sulla lingua latina parlata al tempo di Roma tenutosi a Firenze nel 1435 nell'anticamera ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] In settembre P. si recò in Francia per convincere re Luigi IX ad assumere almeno una posizione di neutralità E. Winkelmann, Innsbruck 1881-1901 (Hildesheim 1971).
L. Castets, Prose latine attribuée à Pierre de la Vigne, "Revue des Langues Romanes", 32 ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] l'Elysium (ma la Billanovich anticipa la datazione al '15), poemetto latino in onore di Alfonso d'Este e Isabella Gonzaga. Quest'opera è prima il D. aveva richiesto e ricevuto dal re Francesco I la cittadinanza francese; nella lettera di concessione ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] Pietro da Prezze) e poi a Praga, alla corte boema di re Ottocaro II (Schaller, 1986, p. 104).
Nella corte papale si erano raggiunti livelli altissimi nell'arte della composizione latina: basti qui nominare Riccardo di Pofi, Marino da Eboli, Berardo ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] il mosaico pavimentale del duomo di Otranto, in entrambi i quali re Artù appare nell'atto di domare un animale favoloso, simile a 'forma' romanzo cavalleresco: già la scelta del latino in luogo del volgare appare assai indicativa; altrettanto ...
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Scopritori e viaggiatori del Cinquecento - Introduzione
Ilaria Luzzana Caraci
«lo ho perduti molti sonni e ho abreviato la vita mia 10 anni; e tutto tengo per bene speso, perché spero venire in fama [...] con cui egli annunciava la scoperta veniva pubblicata a Roma, tradotta in latino, da Leandro del Cosco, mentre nel 1504 appariva il Libretto di tutta la navigatione del Re di Spagna, libera traduzione di Angelo Trevisan della prima Decade di Pietro ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] nel governo diretto dello Stato, ma nel curare in bello stile latino la corrispondenza politica e ufficiale. Però la posizione che il D. circa quattrocentocinquanta missive a pontefici, all'imperatore, a re, ai signori di varie città, a cardinali: ...
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GREGORIO da Città di Castello
Stefano Pagliaroli
Nacque a Città di Castello nel 1414, da Ventura e Angela.
Una biografia di G. è conservata in un'epistola contenuta alle cc. 157r-161v del codice conservato [...] 1456 e, di qui, fu al seguito della corte del re negli spostamenti.
Spetta a G. la reintroduzione dell'insegnamento mattina e di uno di retorica la sera e commentò anche poeti latini, con il Gaguin tra i suoi allievi. Il suo stipendio era di ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] Tenedo, nonché la digressione sulla storia dei Franchi fino al vivente re di Francia Carlo VI.
Si capisce come il De insulis G. Volpi-I. Del Lungo, Firenze 1914, p. 32; G. Boccaccio, Opere latine minori, a cura di A.F. Massera, Bari 1929, p. 265; M. ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...