Oggetto di uso comune, prefabbricato, scelto da un artista che, senza usare su di esso alcun intervento di carattere estetico, ne determina il valore con l’atto mentale di percepirlo come opera d’arte. Il termine fu usato per la prima volta da M. Duchamp per la sua Ruota di bicicletta posta su uno sgabello (1913) e per il suo Scola-bottiglie (1914). Il r. si differenzia dall’object trouvé («oggetto ...
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Pittore francese (Blainville, Rouen, 1887 - Neuilly-sur-Seine 1968), fratello di J. Villon e di R. Duchamp-Villon. Tra i maggiori artisti del Novecento europeo, influenzò l'arte d'avanguardia e anticipò [...] abbandonata la scomposizione geometrica, D. creò un inquietante macchinario ermeticamente allusivo. Nel 1913 con il suo primo readymade (una ruota di bicicletta montata su uno sgabello), formulò l'enunciato rivoluzionario per cui una pura operazione ...
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Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella [...] dall’altra tendono a superare i limiti tra s. e altre arti o propongono l’uso di materiali o oggetti di recupero (readymade, objet trouvé). Le stesse modalità proseguono dalla seconda metà del 20° sec. in avanti, anche con l’uso di nuovi materiali ...
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Artista statunitense (n. York, Pennsylvania, 1955). Considerato l’erede di A. Warhol nel saper valorizzare gli effetti della massificazione e nell’ottenere il consenso del pubblico, dopo un’esperienza [...] , 1988), o acciaio, legno, vetro o con la tecnica del collage. Gli oggetti di uso comune, collocati in teche, come readymade, per K. assumono un nuovo ruolo agli occhi del pubblico. Notevoli, tra i diversi temi, quelli affrontati nelle opere The Pre ...
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Architetto e designer italiano (Milano 1918 - ivi 2002); figlio dell'artista Giannino Castiglioni, ha lavorato in costante collaborazione con il fratello Pier Giacomo (Milano 1913 - ivi 1968), instaurando [...] è stata caratterizzata da un ricercato minimalismo concettuale e da originali abbinamenti con tematiche ludiche o legate al readymade. Ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui nove premi Compasso d'oro. È stato docente di progettazione artistica ...
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Scultore svizzero di origine romena (n. Galaţi 1930). Emigrato a Zurigo nel 1942, presso uno zio dal quale prese il nome, ha studiato danza ed è stato primo ballerino dell'Opera di Berna (1954-57); si [...] che introducono grottescamente animali morti, sono seguite opere che combinano romantici paesaggi o effetti trompe-l'oeil con elementi readymade. Nei primi anni Novanta S. ha avviato una serie di installazioni nei dintorni di Seggiano, in Toscana ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] realtà, di se stesso e della tradizione dell'a. anche più recente, cui assisteremo appunto dopo la seconda guerra. Il readymade (l'acquisizione di un oggetto bell'e fatto, talvolta ''guidato''), atto col quale, a partire da M. Duchamp, si delibera ...
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Agli inizi del 21° sec. la produzione delle a. v. mostra di aver portato al massimo compimento le premesse poste cento anni prima, sia riguardo alle modalità di diffusione sia nel rinnovamento del linguaggio [...] una cultura intera condensata in un oggetto banale trasfigurato. In presenza dei nuovi linguaggi artistici, nel momento in cui il readymade non è soltanto una boutade ma una base di partenza pregnante, il problema si è fatto tanto aggrovigliato che ...
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Schwarz, Arturo
Giovanna Mencarelli
Scrittore, editore, collezionista e critico d'arte, di famiglia ebraica di origine tedesca, nato ad Alessandria d'Egitto il 3 febbraio 1924. Impegnato fin da giovanissimo [...] (1962). Nell'ambito dei suoi interessi sul dadaismo e sul surrealismo, ha promosso la riedizione in più esemplari di famosi ready-made - anche di alcuni perduti - di Duchamp e di Man Ray. Ha curato importanti mostre: New York Dada. Duchamp, Man Ray ...
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Artista, nato a Livorno il 29 agosto 1924. Conseguita la laurea in matematica, dalla fine degli anni Cinquanta si dedica alla pittura. Nel 1962 è invitato alle manifestazioni Collage et Object alla Galerie [...] omaggio a M. Duchamp anche nell'utilizzazione di frammenti di pellicole destinate al macero come rivisitazione cinematografica del ready-made; Costretto a scomparire, 1968; Norme per gli olocausti, 1969; La dégringolade, 1970, ecc.) promuove azioni e ...
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ready made
〈rèdi mèid〉 locuz. ingl. (propr. «già fatto»; pl. ready mades 〈… mèid∫〉), usata in ital. come s. m. – Nell’arte moderna, termine coniato nell’ambito delle esperienze dadaiste dall’artista francese M. Duchamp con riferimento alla...