Ha ragione. Ecco quando c'è è corretto: c'è (al plurale ci sono) è una forma presentativa del verbo essere: attesta la presenza, reale o figurata, di qualcuno o qualcosa in un luogo (reale o figurato): [...] nella stanza c'è tutta la famiglia; nella sua t ...
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Dopo un verbo che esprime certezza, se chi parla presenta un fatto come se per lui fosse definitivamente certo e reale, allora il modo indicativo è la soluzione naturale; se invece si vuole comunque sottolineare [...] l’elemento della soggettività, anche ...
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In effetti non è così consueto trovare attestazioni scritte di questa forma univerbata, nella quale, cioè, più elementi distinti si trovano riuniti a formare un’unità grafica. Si tratta di una trascrizione [...] piuttosto fedele della pronuncia reale della ...
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Una risposta negativa presupporrebbe una positività fondata sull’idea che un dizionario di lingua italiana sia espressione di: 1. Una selezione di lemmi volta a aggiungere, togliere, correggere in base [...] a considerazioni astratte dall’uso reale della l ...
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Confermativo significa 'che conferma o serve a confermare'. Quindi, in astratto, non è irragionevole l'uso che ne fa il nostro lettore. Nella vita reale della nostra lingua, però, confermativo è adoperato [...] quasi soltanto in collocazioni di sapore giu ...
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Nel primo caso, abbiamo un normale periodo ipotetico della cosiddetta realtà, come ci hanno insegnato a dire a scuola, con qualche approssimazione ma con pragmatico buon senso. Si prospetta un'ipotesi [...] profilata come realistica, se non proprio reale. ...
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Si può, si può. Bisogna prendere con le molle le definizioni scolastiche dei periodi ipotetici, in cui si tende impropriamente a sovrapporre il criterio formale di categorizzazione (il modo e i tempi adoperati) [...] a quello logico (il carattere reale, po ...
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Ci piace scomodare come ospite d'onore Umberto Eco: «si usa “sapere” e l'indicativo quando ci si riferisce (a torto o a ragione) al mondo reale, e si usa il congiuntivo quando ci si riferisce a un mondo [...] possibile. E sono appunto mondi possibili quel ...
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Si può scrivere, poiché davanti a un nome femminile cominciante per vocale (come Italia) v'è in atto una tendenza a ripristinare la forma piena dell'articolo. Questo trattamento grafico, però, non corrisponde [...] alla reale pronuncia, in cui l'elisione s ...
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È meglio scrivere "rapporto qualità-prezzo". Il trattino mette in relazione i due nomi. La sbarretta, che oggi in tanti – senza reale necessità – anglicizzano in slash, per influsso della lussureggiante [...] nomenclatura legata ai dispositivi elettronici ...
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reale1
reale1 agg. [dal fr. ant. reial, che è il lat. regalis; v. regale1]. – 1. a. Di re, del re o dei re: famiglia, casa, stirpe, ceppo r.; sangue r.; Maestà r.; Altezza r., titolo che si dà ai principi di sangue reale; decreto, discorso...
reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. Con l’accrescersi della potenza...
reale (regale)
Luigi Blasucci
L'aggettivo ricorre tre volte nel Convivio e quattro nella Commedia. Può designare semplicemente ciò che " è di re ": Cv IV V 12 poi che [Roma] da la reale tutoria fu emancipata; Pd XIII 104 regal prudenza è quel...